La Cascata delle Marmore è tra le cascate più famose d’Italia e più alte d’Europa, la sua bellezza naturale ha ammaliato nei secoli turisti, poeti e scrittori e continua tutt’ora a farlo. Formata dal fiume Velino che si getta nel Nera, affluente del Tevere, e fluisce nel lago di Piediluco, deve il suo nome ai sali di carbonato di calcio che sedimentano sulle rocce trasformandole otticamente in marmo bianco quando riflettono la luce del sole.
In questo appuntamento di ViaggiAmo, sezione dedicata alla nostra bella Italia, abbiamo creato per voi una guida con tutte le informazioni necessarie per organizzare una giornata rilassante e fresca in questo meraviglioso luogo. Basta avere qualche accortezza e prepararsi in anticipo per evitare code e stress. Cosa stiamo aspettando? Partiamo!
Come organizzare una giornata alla Cascata delle Marmore?
Come prima cosa andate sul sito ufficiale e controllate gli orari di apertura del parco. Ad esempio, ad agosto è aperto tutti i giorni dalle 9:30 alle 22:30, ma già da settembre viene fatta distinzione tra giorni feriali e weekend. Inoltre si deve tenere conto degli orari di rilascio dell’acqua che cambiano anch’essi a seconda dei giorni della settimana. Se non vi organizzate bene con i tempi rischiate di perdervi la cascata al massimo della sua potenza! Una volta deciso il giorno potete continuare a navigare sul sito per prenotare una visita guidata, o semplicemente per acquistare il biglietto online. Usando VivaTicket potrete entrare senza fare la fila in biglietteria, semplicemente presentando il vostro biglietto in formato PDF stampato o dal cellulare agli addetti all’ingresso.
Quali sono i costi?
Potete comodamente trovare tutte le tariffe, comprese quelle per associazioni in convenzioni, scuole o gruppi, sulla pagina dei biglietti. L’intero è di 10€, l’over 70 costa 8€ mentre per i bambini fino ai nove anni di età è di 7€. C’è anche una tariffa per famiglie di 5€ e un elenco di attività convenzionate per scoprire se avete diritto a pagare il biglietto solo 6€, ma in questi casi potreste dover fare la fila in biglietteria. Il biglietto coprirà l’ingresso al Belvedere Inferiore e al Belvedere Superiore, ma in questo momento con l’emergenza Covid-19 il Balcone degli Innamorati è accessibile unicamente con visita guidata. È possibile anche svolgere attività come rafting, river walking o canoa, ma per maggiori informazioni dovrete andare sul sito di Rafting Marmore che organizza queste esperienze. In ogni caso, la parola d’ordine è: prenotare!
Cosa portare?
Può sembrare banale dirlo, ma moltissime persone entrano alla Cascata delle Marmore indossando delle infradito. Non è il caso di farlo. L’abbigliamento più adeguato è qualcosa di comodo, leggero e a strati, e scarpe da ginnastica che non vi faranno scivolare nei tragitti bagnati o lì dove dovrete fare salite e gradini. Ci si bagna molto, soprattutto in alcuni punti, perciò nello zaino potreste considerare di mettere un cambio e, se proprio non vi piace l’acqua, un poncho impermeabile. Questi ultimi sono acquistabili in loco, ma per quale motivo spendere più del necessario se potete prepararvi a casa? Lo stesso discorso vale per bevande e cibo. All’interno c’è la possibilità di comprare acqua e panini, ma i prezzi potrebbero essere un po’ alti, perciò vi consigliamo di prepararvi il pranzo al sacco. Ci sono dei piazzali all’ombra attrezzati con dei tavoli dove è possibile fermarsi, volendo anche per un picnic sul prato. E non dimenticate la mascherina!
Bambini e portatori di handicap possono entrare? E i cani?
Non ci sono restrizioni, tutti sono i benvenuti alla Cascata delle Marmore. Tenete presente che molti punti sono stretti, dal pavimento scivoloso, con scale o salite, quindi fate le dovute considerazioni in base alle vostre esigenze. Un’idea per i bambini più piccoli potrebbe essere il marsupio! Anche i cani possono accompagnare i loro padroni in questa escursione mozzafiato, ma, come dice il regolamento, devono essere tenuti sotto controllo con un guinzaglio non più lungo di due metri e museruola se hanno più di sei mesi di età.
Abbiamo il necessario, in macchina!
Per le informazioni su come arrivare, nella sezione Info e Contatti del sito ufficiale ci sono i collegamenti diretti alle indicazioni stradali. La cascata si trova in Umbria, nella Valnerina, a circa 7km da Terni. Consigliamo di decidere fin da subito se volete iniziare la vostra visita dal Belvedere Inferiore o da quello Superiore in quanto arrivati nei pressi del luogo dovrete decidere quale delle due indicazioni seguire. Noi vi consigliamo il Belvedere Inferiore che è quello che offre gli scenari migliori della cascata. Il parcheggio per la giornata intera costa 5€ o 1,20€ l’ora. Lasciata la macchina percorrerete cinque minuti a piedi tra bancarelle, piccoli negozi e banchi culinari. Ci sono anche i bagni, tappa consigliata prima di entrare perché quelli all’interno potrebbero essere meno curati. Ricordate che in questo periodo di emergenza Covid-19 la mascherina e la distanza di sicurezza sono obbligatorie, soprattutto per entrare.
All’avventura!
I salti possono essere ammirati da più prospettive grazie ai sei percorsi che garantiscono una piena immersione nella bellezza naturalistica di questo luogo. Ogni sentiero ha una difficoltà differente, tra tutti ci sentiamo di segnalare che il numero 1, che dal Belvedere Inferiore conduce al Belvedere Superiore, è composto da circa seicento scalini in salita ripida e quindi probabilmente non adatto a tutti. Ma è qui che a meno di metà strada partendo dal Belvedere Inferiore si trova il Balcone degli Innamorati. I percorsi numero 5 e numero 6 sono visitabili dal Belvedere Superiore.
Partendo dal Belvedere Inferiore si snodano i sentieri 2, 3 e 4, quelli più semplici e divertenti adatti ai bambini e a chi vuole rilassarsi. L’Anello della Ninfa, attraverso ponticelli e scalini di legno, porta al cuore della cascata, quindi attenzione all’acqua! L’Incontro delle Acque mostra i canyon scavati nella roccia dalle acque del fiume ed è qui che si può ammirare la confluenza tra il Velino e il Nera. L’ultimo tra questi, il Sentiero di Pennarossa, conosciuto anche come La Maestosità, offre la vista sui tre salti della cascata ed è il percorso preferito dai turisti. Il sentiero numero 1, l’Antico Passaggio, regala un bel panorama e conduce al Balcone degli Innamorati, dove si entra in contatto con la potenza della cascata, ma da quel punto in poi lo raccomandiamo solo ai più coraggiosi e avventurosi (e in forma), come anche gli ultimi due percorsi.
Bonus per il lettore curioso: La leggenda della ninfa Nera e del pastore Velino
Si narra che nei pressi della Cascata delle Marmore vivesse una creatura che di notte appariva ai viandanti con l’aspetto di un piccolo gnomo. Lo gnefro, tra scherzi e dispetti, adorava raccontare dell’amore proibito tra la ninfa Nera ed il giovane pastore Velino. I due amanti appartenevano a mondi troppo diversi affinché il loro amore fosse riconosciuto ed accettato, e quando la dea Giunone li scoprì trasformò la ninfa in fiume per punirla. Non consapevole della magia delle divinità, Velino si convinse che la sua amata stesse annegando e disperato si lasciò cadere dalla rupe. Allora Giove, dio compagno di Giunone, per salvare il ragazzo dalla morte lo trasformò in acqua e permise ai due giovani di amarsi in eterno.
Costruita dai romani nel 271 a.C. per bonificare un’area paludosa nelle vicinanze del fiume Nera, questa magnifica opera di ingegneria è diventata una delle attrazioni naturalistiche più spettacolari dell’Umbria. Il suo sistema idrico è stato perfezionato nei secoli, fino a raggiungere l’aspetto attuale solo nel 1787. Il fiume Nera e le Marmore affascinano i turisti da secoli. È stata tappa del Grand Tour verso Roma, ammaliò Galileo Galilei e George Byron dedicò a questo posto un suo scritto.
Ma sul margine, da una parte all’altra, sotto lo scintillante mattino, posa un’iride tra gli infernali gorghi, simile alla Speranza presso un letto di morte, e, inconsunta nelle sue fisse tinte, mentre tutto là attorno è dilaniato dalle acque infuriate, innalza serenamente i suoi fulgidi colori con tutti i loro raggi intatti, e sembra, tra l’orrore della scena, l’Amore che sorveglia la Follia con immutabile aspetto.
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