Chiara Ferragni si difenderà dalle accuse con una memoria scritta che sarà depositata dai legali dell’influencer e imprenditrice digitale nelle prossime settimane.

Chiara Ferragni si difenderà dalle accuse con una memoria scritta

L’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, dopo la chiusura delle indagini legate al noto Caso Pandoro Balocco e alle uova di cioccolato Dolci Preziosi, si difenderà con una memoria scritta. Non ci sarà, quindi, un interrogatorio davanti ai Pm a meno non che ci siano ripensamenti o richieste da parte della stessa Chiara Ferragni. La memoria scritta sarà depositata dai legali dell’influencer nelle prossime settimane. Proprio questa mattina gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana hanno incontrato il procuratore aggiunto Eugenio Fusco in seguito alla notifica di chiusura delle indagini avvenuta il 4 ottobre. La mossa difensiva degli avvocati punta a cercare di convincere i Pm che la vicenda non ha rilevanza penale, considerando che le altre controversie sono già state risolte di fronte all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Si punta, quindi, all’archiviazione e come riporta Milano Today i legali di Ferragni hanno chiesto alla Procura più tempo in modo tale da preparare la memoria scritta. Successivamente, gli inquirenti decideranno se archiviare il tutto o citare in giudizio l’imprenditrice e influencer, probabilmente entro dicembre. Nelle carte i Pm, come riporta l’Agenzia Ansa, hanno contestato a Chiara Ferragni un ingiusto profitto di circa 2 milioni e 200 mila euro oltre al danno ai consumatori attraverso informazioni fuorvianti e un ritorno di immagine a beneficio dell’imprenditrice legata all’iniziativa benefica. A parte Chiara Ferragni, fra gli indagati anche il collaboratore Fabio Damato, Alessandra Balocco, amministratore delegato dell’azienda piemontese, e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID spa.

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