
Oggi, per la prima volta, sarà un giudice a prendere posizione nel caso Ciro Grillo. La procura di Tempio Pausania infatti, il 1° giugno, ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro e i suoi amici Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia. La prima udienza è stata fissata ad oggi.
Ciro Grillo e i suoi amici: oggi la prima udienza
Quasi due anni, Silvia (nome di fantasia) una ragazza italo-norvegese, ha accusato Ciro Grillo e i suoi 3 amici di aver abusato di lei durante una serata trascorsa insieme nel 2019. I ragazzi hanno da sempre negato il fatto e anzi, hanno raccontato che la ragazza in realtà fosse consenziente.
Al momento, come specifica Il Corriere, sono due i capi d’imputazione nei confronti dei ragazzi: l’abuso su Silvia e le foto con “atti osceni” vicino a Roberta (nome di fantasia), l’altra ragazza che era andata con Silvia dai ragazzi.
Da tutta questa vicenda qui, ne è spuntata un’altra fuori: sempre la procura di Tempio Pausania ha aperto un altro fascicolo per stupro, per il momento a carico di ignoti, dove però rischia di finire un altro ragazzo, David Enrique Bye Obando, un nicaraguense di 21 anni che vive a Oslo, figlio di un noto commentatore politico, giornalista ed ex parlamentare. Silvia avrebbe parlato del fatto, con i procuratori, nell’interrogatorio del febbraio 2020.
Silvia sarebbe stata stuprata nel 2018 da un ragazzo in Norvegia
In pratica, la ragazza, avrebbe subito degli abusi da David Enrique suo migliore amico, nell’estate 2018 in una tenda da campeggio mentre dormiva, nel periodo in cui si trovava in Norvegia con il padre. Silvia ha dichiarato al procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, di non aver denunciato il ragazzo quando accadde il fatto, per paura del padre di lui e poi perché si trattava del suo migliore amico: “Era notte, eravamo in tenda. C’era stato un flirt prima. Poi avevo messo in chiaro che non volevo andare oltre. Ma lui mi ha aperto la tuta mentre dormivo e quando ho visto che stava venendo sono scappata nel bosco e mi sono messa a piangere. Il giorno dopo lui mi ha detto di prendere la pillola“.
Ed è il padre del ragazzo che ora rischia come Ciro, che ha inviato un messaggio Whatsapp al Corriere: “Mio figlio mi ha detto che quella ragazza si è scusata con lui, in presenza di molti altri amici, per avergli rivolto quell’accusa. E questo è successo nel 2018. Da allora, lui e la ragazza non hanno più avuto nessun contatto. Posso affermare, da padre, che mio figlio è un giovane di alti valori morali e dice che se gli viene chiesto di rilasciare qualsiasi dichiarazione alla magistratura italiana, ovviamente lo farà. Non trovo corretto rilasciare ulteriori commenti ai media“.
Il ragazzo norvegese poteva essere un testimone utile ai legali di Ciro Grillo e i suoi amici
Ai legali di Grillo Jr, Lauria, Capitta e Consiglia sarebbe piaciuto che la procura inserisse l’altro ragazzo come testimone per far cadere un po’ la credibilità di Silvia, ma questo non potrà, per il momento, succedere perché il fascicolo (ancora) non è stato aperto a suo carico.
Un punto in comune tra le due vicende è rintracciabile facilmente: entrambi i ragazzi a cui sono state dirette le accuse sono figli di persone molto note nei loro paesi. Diciamo che il noto commentatore politico ed ex parlamentare di Oslo è il nostro Grillo norvegese.
Staremo a vedere come proseguirà la vicenda e, soprattutto, come andrà a finire la prima vera causa di Ciro Grillo.