Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi si difende dopo le deplorevoli offese sessiste pronunciate durante la serata di apertura di Estate al Maxxi il 21 giugno scorso. Sgarbi “pensava di essere ad una serata tra amici” dove ha parlato dei suoi problemi erotici casuati da un cancro che lo ha colpito. Nonostante il polverone causato non ha intenzione di dimettersi, ma il mondo della cultura è in subbuglio. La regista Cristina Comencini ha annunciato, ad esempio, che non presenterà più il suo libro al Maxxi
Il caso Maxi e la difesa di Sgarbi
“Non avevo capito di essere ad una serata ufficiale al MAXXI, ma credevo di essere tra tre amici al bar, il presidente del Mart, Morgan e io. Ero lì a fare un teatrino con amici. Il fraintendimento strumentale è scoppiato poi. Mi dispiace se qualcuno si è offeso, ma ho solo parlato del mio cancro che ha limitato la mia attività erotica”. È quando ha detto, come riporta Il Quotidiano Nazionale, Vittorio Sgarbi durante una presentazione dell’artista Davide Puma a Palermo tornando a parlare dal caso Maxxi che lo aveva fisto finire nell’occhio del ciclone a causa di diverse parole e offesse sessiste pronunciate.
Fatti da cui anche lo stesso ministro Sangiuliano, come riporta l’Agi, aveva preso le distanze per essere “da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio, che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili e ancor più in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le istituzioni”. Eppure per il sottosegratario alla Cultura quanto accaduto “è un equivoco diventato un caso italiano” che “ha fatto più rumore dell’incontro tra Fedez e Rosa Chemical. Un prete rimane prete anche quando è in bagno, e io rimango sottosegretario anche se parlo e faccio da spalla ad un amico”.
La protesta del mondo della cultura
Se Sgarbi non pensa minimamente alle dimissioni, nonostante l’increscioso evento di cui è stato protagonista, il mondo della cultura sta prendendo le distanze dalle posizione del sottosegretario. In ultimo la famosa regista Cristina Comencini annuncato di aver annullato la presentazione del suo libro al Maxi perchè non se la sente “dopo aver sentito il sottosegretario alla Cultura parlare in quel modo sulle donne”. Prima degli esponenti della cultura avevano preso posizione gli stessi dipendenti del Maxxi che in quarantaquattro avevano sottoscritto una lettera di protesta al presidente del Maxxi Alessandro Giuli parlando poi di “strumentalizzazione” dopo la diffusione del video della serata incriminata. Questi ha dichiarato al Corriere della Sera di “non aver interrotto Sgarbi lo scorso 21 giugno perchè “interromperlo significava rischiare un incidente con un sottosegretario del ministero della Cultura e le conseguenze per il Maxxi sarebbero state potenzialmente peggiori”.
Stefano Delle Cave
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