Fabrizio Castori, dalla lunga gavetta ad un Trapani da salvare

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Di Redazione Metropolitan

L’attuale allenatore del Trapani, Fabrizio Castori, è l’unico allenatore della Serie B che non ha alle spalle una carriera da calciatore. Un tecnico differente che andremo a conoscere meglio in questo articolo.

La carriera di Fabrizio Castori

La carriera di Fabrizio Castori come allenatore è molto lunga, parte addirittura dal lontano 1980 a soli 26 anni. Uno dei primati del tecnico di San Severino Marche è quello di aver scalato tutte le divisioni della F.I.G.C., dalla terza categoria alla Serie A. Attualmente Castori è l’allenatore con più presenze nella panchina della Serie B con 453 gare disputate alla guida di varie squadre.

Castori Trapani
Fabrizio Castori, allenatore del Trapani. Photo credits: LaPresse

La sua storia appare simile a quella di Maurizio Sarri, allenatore della Juventus: entrambi infatti non sono stati giocatori professionisti e hanno raggiunto grandi risultati.

La sua carriera inizia dal basso alla Belfortese allenando per oltre 10 anni nelle categorie dilettantistiche con formazioni marchigiane. Nella stagione 1993-94 arriva tra i professionisti con la promozione in Serie C2 del Tolentino, squadra in provincia di Macerata.

Castori rimase tre stagioni in C2 prima di essere retrocesso e chiamato dal Lanciano e dal Castel di Sangro, con cui ottiene anche il salto in Serie C1. Dopo alcuni anni nella terza serie, arriva nel 2003 la chiamata del Cesena con cui ottiene immediatamente la promozione in B. Con i romagnoli viene anche squalificato per aver partecipato a una rissa in campo, ma la società, visti i buoni risultati, gli rinnova la fiducia. Resta con i bianco-neri fino al 2008 partecipando anche ai Playoff per la Serie A (2005/06).

Dopo alcuni problemi societari e la squadra in grande difficoltà, Castori viene ingaggiato prima dalla Salernitana poi dal Piacenza, dall’Ascoli, dal Varese e dalla Reggina. Queste esperienze, fatte di alti e bassi, sono sempre terminate con l’esonero, nonostante alcune buone prestazioni delle sue squadre.

L’impresa alla guida del Carpi

Tutto cambia il 30 giugno 2014, quando Castori passa al Carpi, ingaggiato dal direttore sportivo Cristiano Giuntoli, attuale DS del Napoli. La stagione fu storica: l’obiettivo salvezza si tramutò in Promozione in Serie A.

Alcune partite come Brescia-Carpi sono ricordate con particolare gioia dai tifosi. Il risultato fu 3-3, ma i bianco-rossi rimontarono dal 3-1 (tre rigori contro) con due uomini in meno. Quella partita valse il soprannome di “immortali” e segnò la consapevolezza nei ragazzi di Castori che tutto era possibile.

La prima stagione in Serie A di Castori non è proprio delle migliori e termina con la retrocessione dopo 38 punti totalizzati. Nella stagione successiva Castori e il Carpi proveranno di nuovo a tornare in prima divisione ma è costretto a soccombere contro il Benevento.

Dopo la nuova esperienza di Cesena, terminata con il fallimento della squadra, Castori torna a Carpi ma non riesce ad evitare la retrocessione in Lega Pro.

Il nuovo Trapani di Castori

Il 19 dicembre 2019 Castori viene nominato nuovo allenatore del Trapani, squadra in forte difficoltà anche economicamente.

In 16 giornate di campionato i siciliani avevano ottenuto solo tre vittorie e la classifica li vedeva al 19esimo posto. L’arrivo di Castori non ha però dato gli effetti sperati: una vittoria, tre pareggi e tre sconfitte non cambiano infatti la posizione in graduatoria.

La retrocessione incombe sui siciliani, che sperano nella ripresa del campionato per fare un vero e proprio miracolo per rimanere in Serie B.

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