Dopo diversi anni di lotta per l’Indipendenza dalla Spagna, la Catalogna vota “si” e forza la mano. Per Rajoy è “un atto criminale”, scioglie il Parlamento ed indice nuove elezioni. La Catalogna rischia fino a 30 anni di ribellione. 

BARCELLONA- Il premier ed attuale Presidente della Spagna, Mariano Rajoy, scioglie il Parlamento di Barcellona ed esonera il presidente catalano Puidgemont, in seguito alla dichiarazione di indipendenza votata oggi dalla Catalogna. Scrive cosi il premier su Twitter:

“Ho sciolto il parlamento catalano e il 21 dicembre si celebraranno elezioni nella comunità autonoma. Bisogna dare il voto ai catalani, sono le vere urne che hanno la parola, Bisogna tornare quanto prima alla vita sociale normale in Catalogna”.

Il “si” dell’Indipendenza

Ieri è stato un giorno impegnativo nel Parlamento catalano; nel primo pomeriggio avevano votato per la legge di “transizione giuridica e di fondazione” che è entrata in vigore, dopo uno scrutinio segreto. 70 i voti favorevoli per l’Indipendenza, che superano di gran lunga i 10 contrari. In aula è festa e gli indipendentisti possono ora festeggiare; festeggiamenti respinti al mittente dal Premier spagnolo, che definisce la votazione come un “atto criminale”. Poco dopo si sposta a Madrid  dove, lo stesso giorno, ha pronunciato un discorso preciso e chiaro sulla necessità di attuare l’articolo 155 della costituzione per ripristinare la legalità in Catalogna. 

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Partono applausi, dai parlamentari del Pp; applausi che porteranno ad una decisione necessaria ma drastica per il futuro dei catalani e della Spagna.  Un pomeriggio intenso e alle 20, appare in televisione Rajoy con un discorso chiaro sull’applicazione del’articolo 155. La Catalogna cambia, il governo centrale commissaria la Generalitat e si impossesserà di tutti i i settori e dei Mossos d’Esquadra, per poi votare il 21 Dicembre.  Il messaggio è chiaro: Catalogna Indipendente, l’immagine della bandiera spagnola rimossa e rimpiazzata dagli indipendentisti dal palazzo del Parlamento, non verrà mai accettata.

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Il boato del pubblico per l’Indipendenza

Un’indipendenza lunga un secolo

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Quello della Catalogna di separarsi dalla Spagna non è un fatto di cronaca attuale: episodi simili sono successi nel corso degli anni, ma senza successo. Negli anni venti, un tentativo fu stroncato dal regime di destra supportato dal dittatore Spagnolo Miguel Primo de Rivera. Successivamente, nel 1931, ci furono scontri e manifestazioni ma che portarono solo ad un riavvicinamento al governo nazionale.  Negli anni 2000 si crearono partiti indipendentisti arrivando a conquistare la maggioranza nei seggi regionali solo nel 2015. Il 27 ottobre 2017 il Parlamento catalano approva a scrutinio segreto la dichiarazione di Indipendenza.

Francesco Santoleri