L’industria del beauty spesso è accusata semplicemente di utilizzare l’inclusività come sponsor, che in realtà poi non realizza mai realmente. Una cosa è creare pubblicità e campagne importanti con un gruppo eterogeneo di modelli, un’altra è realizzare effettivamente prodotti che li soddisfino. Mentre l’estetica promuove questi cambiamenti positivi, cosa fa il mondo del beauty per l’inclusività della disabilità?
Beauty e inclusività: quanto l’industria del beauty fa per limitare il gap della disabilità?
Secondo uno studio condotto da P&G nel 2019, solo il 4% dei prodotti beauty per la cura personale risponde direttamente alle esigenze delle persone con disabilità fisiche. Questo include confezioni studiate, come l’inclusione del braille sui prodotti o coperchi facili da aprire. Considerando che solo nel Regno Unito ci sono 14,6 milioni di persone che vivono con una disabilità (pari al 22% della popolazione totale), come riporta Cosmopolitan, non è difficile per capire che si tratta di un problema serio.
Bisogna menzionare i passi realizzati nel mondo beauty dando spazio all’innovazione. Brand come L’Occitane, Bioderma e Dr Jart, hanno inserito il braille sulle loro confezioni. L’applicazione AI di Estée Lauder, con assistente al trucco a comando vocale, è utile per gli ipovedenti, mentre l’applicatore a sfera di Rare Beauty, facile da impugnare e non specificamente progettato per chi ha problemi di destrezza, è stato apprezzato per la confezione inclusiva. Una novità importante è quella di Lancôme: il marchio ha annunciato il lancio di un dispositivo di stabilizzazione del motore alimentato dall’intelligenza artificiale per aiutare le persone con mobilità limitata del braccio ad applicare il prodotto mantenendo il dispositivo in piano mentre ci si muove, creando un processo di applicazione costante.
L’impugnatura ergonomica e la tecnologia “autolivellante” sembrano estremamente utili, ma anche molto costosi. Il prezzo non è stato inizialmente comunicato, ma da allora il prezzo è stato stimato di circa 220 euro a partire dal primo lancio. Il prezzo riflette la priorità di una bellezza accessibile e inclusiva? O è piuttosto una dimostrazione di tecnologia? Questo potremo dirlo successivamente.
Intanto qualche passo è stato fatto. Noi aspettiamo.
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