Cecchinato vince facile su Harris a Estoril. Cobolli agli ottavi di Roma 2

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Tutto facile per Marco Cecchinato, che in due set batte Lloyd Harris e avanza agli ottavi di finale dell’ATP 250 di Estoril. Qui sfiderà la testa di serie numero 3 del torneo, Ugo Humbert. Al Challenger di Roma 2 invece grande vittoria per Flavio Cobolli su Steven Diez.

Quasi tutto liscio per Cecchinato

Parte in quinta Marco Cecchinato che nel primo set rifila subito un parziale di cinque game a zero al sudafricano, impreciso con la prima e terribile sulla seconda. Il palermitano brekka ai vantaggi Harris nei suoi primi due turni di battuta, accumulando un doppio vantaggio con cui mette in cassaforte il primo set. Il contro-parziale di tre giochi a zero che Harris piazza tra il sesto e l’ottavo game mette solo per un secondo in allarme Cecchinato, che è bravo a restare concentrato e chiudere sul 6-3.

Anche il secondo set inizia in modo favorevole per Marco, che nel terzo set toglie nuovamente il servizio ad Harris. Al servizio il siciliano mette in campo meno prime, ma continua a concedere pochi punti all’avversario, il quale nei primi tre turni di risposta riesce a piazzare appena tre punti. Il sudafricano non riesce più ad agguantare Cecchinato, che dopo un’ora e 18 minuti chiude sul proprio servizio con lo score di 6-4. Agli ottavi Marco affronterà il numero 31 del mondo Ugo Humbert in una sfida tutt’altro che semplice.

Challenger Roma 2: Cobolli agli ottavi di finale

Inaspettata ma non troppo, considerando le sue potenzialità, la vittoria di Flavio Cobolli su Steven Diaz. Per il tennista romano classe 2002 si tratta della prima vittoria in carriera contro un Top 200. Un traguardo non indifferente per un giocatore che attualmente è 639 del ranking (dopo questa vittoria è virtualmente 604), su un avversario che a febbraio ha disputato una finale Challenger. Un 6-4, 6-1 in un’ora e 14 minuti di gioco che fa ben sperare, anche se agli ottavi dovrà affrontare un altro Top 200, il serbo n.157 del mondo Danilo Petrovic.

ENRICO RUGGERI