Čeka, lo spietato corpo di polizia segreto russo

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Di Andrea Pastore

Čeka, un nome che alla maggior parte delle persone potrebbe suonare nuovo. In realtà dietro a quelle quattro lettere si celano centoquindici anni di storia. Si tratta infatti di un corpo di polizia segreta creato da Lenin, antenato del moderno e ben più famoso KGB. Nacque per combattere i nemici del nuovo regime russo subentrato allo zar.

Čeka, la storia dei servizi segreti russi

Čeka e la contrazione del termine Večeka, sigla traducibile in “Commissione straordinaria di tutte le Russie per combattere la controrivoluzione e il sabotaggio”. Nacque il 20 Dicembre 1917 ed è a tutti gli effetti l’antenata di altre numerosissime forme di servizi segreti sovietici.

I membri di tale movimento furono chiamati čekisti. Il termine è entrato a far parte della lingua russa, diventando sinonimo di “agente segreto”. Quest’ultimi con il passare degli anni divennero sempre più cruenti e i loro metodi non convenzionali, arrivando talvolta a disobbedire persino ai diretti superiori.

La mancanza di rispetto nei confronti dei principi cardine fu tale da trasformare le sedi della Čeka in autentici bordelli pullulanti di alcol e stupefacenti.

Nacque come un’istituzione provvisoria, ma ben presto si rivelò necessaria per placare i moti sovversivi sovietici. Nel 1918 si stabilì a Lubjanka, ancora oggi sede dei servizi segreti russi. La Čeka divenne così potente e pericolosa che persino governi stranieri, primi su tutti quelli inglesi e francesi, cercarono di bloccare i metodi estremi di quest’ultima.

Tuttavia è proprio grazie all’eliminazione fisica dei gruppi antigovernativi che la guerra civile cessò, garantendo alla futura Unione Sovietica di stanziarsi sul territorio. Così facendo venne impostato quello che sarebbe diventato nei decenni successivi il blocco sovietico, in contrapposizione agli Stati Uniti.

La Čeka fu brutale e non fece prigionieri. C’è una grande discrepanza di numeri sulle morti per mano di questa feroce forza armata, ma la maggior parte degli storici è concorde nel ritenere il numero attorno alle duecentocinquantamila.

Senz’altro una pagina oscura della storia dell’unione sovietica.

Andrea Pastore

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