Cesena, ti ricordi la Coppa Uefa?

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Di Maria Laura Scifo

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…” Così recita il prologo di Star Wars che potrebbe benissimo adattarsi anche al Cesena. Di tempo effettivamente ne è passato parecchio, ma nonostante questo è impossibile dimenticare il periodo d’oro dei bianconeri. In una stagione fantastica, quella del 1975-76, i romagnoli raggiunsero il miglior risultato della loro storia: il sesto posto in Serie A. Tale piazzamento, gli consentì poi di partecipare alla successiva Coppa Uefa per la prima e unica volta.

Serie A 1975-76: un sogno divenuto realtà

Il 5 Ottobre del 1975 il Cesena si affacciava ufficialmente per la terza volta sul grande palcoscenico della Serie A. Dopo due undicesimi posti consecutivi in pochi, forse nessuno, si sarebbero aspettati qualcosa di più rispetto ad una salvezza tranquilla. Invece, la 74^ edizione del massimo campionato italiano riservò agli appassionati delle piacevoli sorprese. Dalla Lazio erano arrivati due giocatori, Frustalupi e Oddi, che erano stati protagonisti dello scudetto biancoceleste del 1974. I bianconeri inoltre, potevano contare in rosa diversi campioni come Pierluigi Cera, che campione d’Italia lo era diventato con il Cagliari, e capitan Ceccarelli. L’allenatore di quella squadra era invece Marchioro.

La stagione cominciò con il pareggio per 0-0 contro l’Inter di Facchetti, Mazzola e Boninsegna al “La Fiorita”. Durante il suo percorso in campionato il Cesena inguaiò diverse big: vinse contro il Milan, pareggiò all’andata con la Juventus a Torino, battendola poi nel girone di ritorno per 2-1 in casa. Il punto più importante però, arrivò contro il Torino che quell’anno si prese il titolo di campione d’Italia. Come nelle migliori favole a lieto fine, il pareggio per 1-1 conquistato nell’ultima giornata consentì al Cesena di raggiungere il Bologna in classifica al sesto posto e superarlo per la migliore differenza reti.

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Una formazione del Cesena nel campionato di Serie A 1975-76. Da sinistra in piedi Boranga, Bittolo, Danova, Bertarelli, Oddi, Ceccarelli; in basso Cera, Festa, Rognoni, Frustalupi, Mariani (photo credit: wikipedia.org)

Coppa Uefa, l’impresa quasi riuscita.

Volenti o nolenti, quella Coppa Uefa si tinse di bianconero anche perché fu la Juventus a vincerla. Tuttavia, all’alba della competizione gli occhi erano tutti puntati sull’esordiente Cesena che avrebbe dovuto affrontare il Magdeburgo. L’andata in Germania terminò con un sonoro 3-0 per i tedeschi grazie alla rete di Steinbach e alla doppietta di Streich.

Al ritorno i bianconeri non avevano nulla da perdere, certi del fatto che nella storia del calcio ormai c’erano entrati anche loro. Al “La Fiorita” in quel 29 Settembre del 1976 ad aprire le marcature fu Mariani al 29′. Nella ripresa, Pepe fissò momentaneamente il risultato sul 2-0 al 51′, ma le speranze di rimonta si affievolirono al 69′ per via del gol di Sparwasser. Al 73′ Macchi riaccese la fiamma, nonostante il Cesena fosse in 10 per l’espulsione di Mariani.

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Il gol di Emiliano Macchi che fissò il punteggio sul 3-1. (photo credit: wikipedia.org)

Lo sfortunato epilogo del Cesena

L’incontro però terminò con quel punteggio; un 3-1 amaro che fu il preludio di una stagione difficile da digerire per i bianconeri. A fine campionato infatti, si ritrovarono in ultima posizione e dunque retrocessero in Serie B insieme alla Sampdoria e al Catanzaro. Nessuno però potrà mai cancellare il regalo che i romagnoli hanno fatto alla storia del nostro calcio e di quello europeo.