Nel corso di queste ore è in atto uno sciopero che coinvolge tutta l’Italia. Si tratta solamente della prima di tante manifestazioni che i sindacati hanno intenzione di indire per protestare contro la Legge di Bilancio 2022. In particolare quella di oggi, che prende il nome di “Insieme per la giustizia“, vede scendere in piazza Cgil-Uil, mentre Cisl ha scelto di rimandare la sua mobilitazione a sabato prossimo. E come riferisce l’Ansa, i leader e tutti gli affiliati delle associazioni sindacali a tutela dei lavoratori ribadiscono che questo è soltanto “l’inizio di una battaglia“.

I leader Cgil e Uil chiedono che il Parlamento ascolti il suo popolo

Un’astensione generalizzata di otto ore che investe sia il settore pubblico che quello privato, a esclusione del sanitario e della scuola. È questa la risposta di Cgil e Uil alle manovre fiscali che dovranno essere approvate entro il 31 dicembre. Benché gli stessi sindacati se ne siano fatti portavoce, da diverse settimane ne hanno preso le distanze poiché suddetti provvedimenti, allo stato attuale, non soddisferebbero determinate richieste. In particolare, la Legge non terrebbe in considerazione l’abbassamento dell’IRPEF, la principale tassa sul reddito, le misure per contrastare il caro-bollette e la precarietà nel settore lavorativo.

Perciò si è deciso di mobilitare le strade e le piazze di ben cinque città, tra cui Roma e Milano. Stando a quanto riporta l’Ansa, infatti, per le due confederazioni la manovra non contribuirebbe ad una più equa redistribuzione della ricchezza e non appianerebbe le disuguaglianze che, al momento, caratterizzano la nostra società. Sulla questione si è espresso il Segretario Generale della Cgil Maurizio Landini, presente nella Capitale, il quale ha dichiarato:

Sta aumentando la distanza tra il palazzo della politica e il Paese – si legge sull’AnsaNoi invece diamo voce al disagio sociale che c’è nel Paese. Abbiamo bisogno di prendere la parola e farebbe bene chi è in Parlamento ad ascoltarci. […] Pensiamo che il Paese vada cambiato, con una riforma fiscale e delle pensioni degna di questo nome e cancellando la precarietà“.

Dal canto suo, anche il Segretario Uil Pierpaolo Bombardieri ha sottolineato l’insufficienza delle risposte alla crisi che il Governo ha dato fino ad ora. Per questo motivo, ha chiesto espressamente che l’esecutivo si adoperi per cercare soluzioni differenti e più soddisfacenti. In caso contrario si proseguirà sulla via della protesta, ci fa sapere l‘Ansa.

Scritto da Diego Lanuto.

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