Il 16 Agosto 1920 nacque Henry Charles Bukowski, un famoso poeta e scrittore americano. Nella sua vita ha scritto davvero molto: migliaia di poesie, centinaia di racconti e qualche romanzo (sei). Le tematiche trattate nelle sue opere sono legate alle sue esperienze con l’alcol e con le donne. La semplicità minimale e il realismo anche fin troppo “autentico” delle parole, sono le caratteristiche fondamentali della sua scrittura.
Charles Bukowski, il poeta ”autentico”: biografia
“Attenti a quelli che cercano continuamente la folla, da soli non sono nessuno”.
Charles Bukowski
All’età di tre anni Bukowski si trasferì dalla Germania (dove era nato) negli Stati Uniti, a Los Angeles. A sei anni iniziò ad essere escluso dagli altri ragazzi e a tredici iniziò a bere a a frequentare bande poco raccomandabili. Nel 1938 si diplomò alla “L.A. High School” e dopo i venti anni lasciò la casa dei genitori e iniziò una serie di lavori saltuari. Nonstante facesse il lavapiatti, il facchino, il posteggiatore e per un periodo finì anche in prigione o a dormire sotto le stelle, lui continuava a scrivere. Ben presto le sue liriche finirono su giornali e riviste con l’appellativo di “Story”.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso venne assunto a Los Angeles dal Postal Office. Dopo un tutt’altro che mite rapporto sentimentale con Jane Baker, ebbe una figlia di nome Marina nel 1964, con una giovane poetessa di nome Frances Smith. Successivamente iniziò a scrivere sul settimanale “Open City” che gli portò consensi tra il pubblico giovanile in rivolta. All’età di 49 anni si licenziò dal lavoro nell’ufficio postale per rendere la scrittura il suo reale mestiere. Questo lo fece su consiglio di un manager di nome John Martin che gli disse di voler investire su di lui.
Dopo poco tempo il manager capì di aver avuto ragione: dopo i primi risultati positivi decise di fondare la “Black Sparrow Press”; questo fu il passo che rese celebre Bukowski in tutto il mondo. Negli anni Settanta egli non viveva più di stenti ed era conosciuto in tutte le nazioni come lo scrittore di “Storie di ordinaria follia”. L’incontro con Linda Lee, una delle sue compagne, riuscì a migliorare la sua salute: meno alcol, più cibi sani e una vita meno “vagabonda”. Si racconta, infatti, che era solita farlo svegliare prima di mezzogiorno, cosa per lui evidentemente rara. Nel 1988, tuttavia, si ammalò di tubercolosi. Nonostante ciò continuò a scrivere e pubblicare. Morì all’età di 73 anni, il 9 Marzo 1994, per leucemia.
“Ti ho dato tante di quelle occasioni che avresti dovuto portarmi via parecchio tempo fa. Vorrei essere sepolto vicino all’ippodromo…Per sentire la volata sulla dirittura d’arrivo”.
Ultime parole di Charles Bukowski prima della morte
Giusy Celeste