Il cuore e la testa. Le due aree geografiche del corpo umano che più influenzano le emozioni umane. Charles Leclerc vive in contrasto, in questo ultimo periodo, con questi due importanti motori che traghettano tutti noi nella vita quotidiana. Il cuore è certamente deluso: le ultime prestazioni con la Ferrari (non per sue colpe) sono risultate essere estremamente deludenti ed i punti persi, a fine anno, potrebbero risultare davvero decisivi per la conquista del titolo. Ecco, il Mondiale 2022. Il pensiero che balena nella testa del monegasco. Se il cuore è deluso, infatti, la mente del ferrarista corre velocissima verso la voglia e la speranza di vittoria: Leclerc vuole diventare campione del mondo e crede di poter soffiare il titolo a Max Verstappen di Red Bull, in versione meno cannibalesca rispetto allo scorso anno, proprio in questa stagione.
Le parole di Charles Leclerc
“Voglio diventare campione del mondo, ci crederò finché non sarà matematicamente più possibile“. Firmato Charles Leclerc. Apre così l’intervista condotta al monegasco ai microfoni de La Repubblica. Il pilota del Cavallino Rampante non abbandona, nonostante il periodo negativo, il sogno Mondiale:
Ancora ottimista?
“Io non mollerò mai, questa è sempre stata la mia mentalità. Voglio vincere, il Mondiale è lungo. Dobbiamo capire i problemi avuti, sono stati tre colpi duri. Momento non facile, però questo non cambia la mia motivazione“.
L’affidabilità non la preoccupa?
“No, però serve tanta attenzione, i guasti li hanno avuti anche i team clienti. Ma ho fiducia in questa squadra e una volta risolti i problemi, passo e performance ci sono. Io ci credo. Sarò matto, ma ci credevo anche nelle due stagioni precedenti appena mettevo la visiera giù, anche se potevo puntare al massimo a un 10° posto. Quest’anno ci siamo davvero, dobbiamo solo concentrarci su noi stessi e risolvere i guai al più presto. È un campionato importante, abbiamo una grossa opportunità di fare bene. C’è troppa positività quando le cose vanno bene e troppa negatività quando vanno male. Serve trovare un equilibrio“.
Ha dormito dopo Monaco?
“Ce l’ho fatta, anche se faceva male. Ma già a Baku ho resettato e sono tornato molto in forma. Sarà così anche qui a Montreal“.