7 febbraio 1914: esce il film con Charlie Chaplin, “Charlot l’ingombrante”. Personaggio iconico e critica sferzante alla società industriale
Giacchino stretto, pantaloni larghi, scarponi, bombetta, bastone e baffi. E’ Charlot, il personaggio del cinema muto creato e interpretato da Charlie Chaplin. Il debutto del personaggio è il 7 febbraio 1914 sul grande schermo con la pellicola Charlot l’ingombrante, per la regia di Henry Lehrman.
Charlot, il vagabondo maldestro che se la cava sempre
Titolo originale Kid Auto Races at Venice, il film, come gli oltre 70 che hanno fatto seguito, ci porta nelle strade dell’America affarista e industriale di inizio ‘900. Qui vive o meglio, cerca di sopravvivere, tra mille peripezie, il poetico e maldestro vagabondo che ha per amico solo un cane o qualche altro animale di fortuna.
Una lotta quotidiana e impari con antagonisti senza scrupoli coi quali riesce però sempre a spuntarla. Dietro la sua aria stranita e malinconica, infatti, Charlot ha grinta e furbizia quanto basta per cavarsela in ogni situazione. Vanitoso, con un talento speciale nel bluffare, è però sempre pronto a dare una mano a chi è nel bisogno.
Un mix di umanità e humor su se stesso e sul mondo che ne fanno un indimenticabile simbolo di comicità in grado di rappresentare virtù e bassezze dell’uomo, che commuove e diverte.
Charlot l’ingombrante, primo film di una lunga serie…
Nel film in questione c’è una troupe impegnata a filmare una gara automobilistica per bambini a Venice, sul mare, nella parte ovest di Los Angeles. Senonché lo strampalato personaggio intralcia continuamente le riprese occupando il campo della cinepresa. Infischiandosene del regista che tenta in tutti i modi, pacifici e non, di allontanarlo.
… con lui anche Il monello, Luci nella città e Tempi moderni
Charlot ottiene subito un ottimo riscontro da parte del pubblico. E’ il primo di una lunga serie di film, che annovera tra i più conosciuti, Il monello, del 1921, con un giovane Jackie Coogan. Dieci anni dopo, nel 1931, è la volta di Luci nella città e nel 1936, di Tempi moderni, col quale Chaplin descrive alienazione e disumanizzazione della società industriale.
Una curiosità: il film viene girato in soli quarantacinque minuti nel pomeriggio dell’11 gennaio 1914, mentre è in corso la gara reale. Quindi la reazione del pubblico che si vede è quella effettiva alle scene interpretate da Charlie Chaplin.
Anna Cavallo