A chi interessa distruggere la pineta di Castel Fusano?

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Di Redazione Metropolitan

Una lunga giornata di passione ieri per i vigili del fuoco a Roma. Ben quattro gli incendi, ognuno in una zona diversa della Capitale, dall’Eur a Castel Fusano passando per la Tuscolana e la Tiburtina. E si sospetta un’unica mano dietro i roghi.

Un vasto incendio ha interessato la zona Magliana del quartiere Eur di Roma, proprio alle spalle del Palazzo della Civiltà Italiana (più noto tra i romani come “Colosseo Quadrato”). Il fuoco ha distrutto un cantiere navale che si occupava di riparazione di piccoli natanti. I vigili del fuoco hanno riferito che nell’incendio il cantiere navale è andato completamente distrutto. Tutto il contenuto dei capannoni, barche, gommoni, resine, nonché l’eternit di cui erano costruiti in parte i capannoni è bruciato.

Dalla zona si è alzata una densa colonna di fumo nero, visibile per chilometri. Il cantiere navale è risultato essere privo delle autorizzazioni per l’occupazione del demanio pubblico, oltre che soggetto in passato a sequestro per abuso edilizio.

Altri incendi hanno interessato l’uscita della Tiburtina sul Grande Raccordo Anulare, alcune aree dei quartieri di Pietralata e Rebibbia e le vie Salaria e Tuscolana. Ma il vero obiettivo dei roghi sembrava essere un altro: la pineta di Castel Fusano. Non è sfuggito agli inquirenti la coincidenza temporale dei roghi, quasi a voler tenere impegnati i vigili del fuoco lontani dalla pineta.

Come riporta Il Messaggero, i carabinieri di Ostia indagano per cercare riscontri a questa ipotesi investigativa. A far credere che i vari focolai siano collegati in un disegno che converge su Castel Fusano sono i tempi. Per esempio, il 17 luglio, il primo incendio scoppia nelle immediate vicinanze dell’ospedale Sant’Andrea, a Roma Nord. Immediatamente dopo scoppia l’incendio nella pineta di Castel Fusano. Ieri, il copione si è ripetuto: prima l’incendio all’Eur, mezzora dopo le fiamme tornano a colpire la pineta.

«È come se ci fosse un disegno teso a smobilitare la presenza dei soccorritori lì dove serve, per poi colpire in modo aggressivo altrove». Questo quanto trapela dalle indagini, serrate, dei carabinieri. I vigili del fuoco, che hanno operato a Castel Fusano con due squadre, un canadair e alcuni elicotteri, hanno poi trovato i resti di tre inneschi. L’area colpita era già stata oggetto di un grande incendio nel 2000, e l’opera degli incendiari ha danneggiato gravemente le opere di rimboschimento messe in atto da allora.

Quale interesse inconfessabile vuole mettere le mani sulla pineta di Castel Fusano?

Lorenzo Spizzirri