Chi è Esa Abrate di Amici 20 e la sua rivincita

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Esa Abrate ha 22 anni, un diploma al Liceo Musicale Cavour e studi al Conservatorio Verdi e nel curriculum, nonostante la giovane età, il ruolo di direttore di orchestra per Pequenuas Huellas, orchestra internazionale per la pace e la fratellanza.  Ritorna per la ventesima edizione la scuola di Amici di Maria De Filippi. In onda da questo pomeriggio su Canale 5 il talent che sforna ballerini e cantanti ha tra i partecipanti anche il musicista torinese.

Nato in Francia da genitori africani, anche se non saprà mai il Paese di origine, resta orfano di madre a tre anni e a sette gli assistenti sociali lo tolgono dal padre che non si occupava a dovere di lui. Esa Abrate finisce in un istituti e poi in una casa famiglia dove dopo qualche mese i genitori adottivi, una famiglia di Rivoli, viene a prenderlo e lo porte in Italia. Ad alleviare la difficile infanzia fu proprio la musica e il canto tanto che saranno proprio i genitori adottivi a intuire le sue potenzialità e ad assecondare la sua passione.

Nel 2016 è stato anche nominato “Alfiere della Repubblica” dal presidente Sergio Mattarella, premio che viene attribuito ai giovani per merito nello studio.

Ma la storia di Esa Abrate, che può sembrare quella di un qualunque ragazzo che ha creduto nei suoi sogni, nasconde in realtà un sottofondo molto più amaro. Quello di un passato difficile prima dell’arrivo a Rivoli, dove vive con i genitori adottivi.

La musica è la sua passione. Lo ha scoperto quando, orfano di madre dall’età di tre anni, a sette gli assistenti sociali lo hanno tolto a un padre che si occupava poco e male di lui e lo hanno portato prima in un istituto poi in una casa-famiglia dove, dopo qualche mese, sono venuti a prenderlo i suoi genitori adottivi:

«Cantava sempre – racconta papà Franco, medico del 118 – ci diceva che aveva sempre la musica in testa e cantava sempre». Così, complice la maestra Lidia, insegnante «vecchio stile» come la definisce il signor Franco, e poi la scelta di una scuola media a indirizzo musicale, Esa comincia a studiare musica, il flauto traverso, le percussioni e, soprattutto, la chitarra, il suo strumento preferito per il quale, da esterno, sta preparando gli esami di settimo anno al Conservatorio; studi che ora sta proseguendo in un Liceo musicale. Quindi l’incontro con l’orchestra giovanile torinese «Pequenas huellas» di Sabina Colonna-Preti che, attraverso la musica, propone progetti per avvicinare bambini e ragazzi di tutto il mondo ai temi della pace e della solidarietà e per il diritto a un’infanzia felice: «È la nostra missione – racconta Sabina Colonna-Preti – e la storia di Esa sta qui a dimostrarlo».