Si chiama Giovanni Padovani, ha 27 anni ed è un calciatore e modello nato a Senigallia, in provincia di Ancona, l’uomo accusato dell’omicidio di Alessandra ‘Sandra’ Matteuzzi, la 56enne uccisa ieri sera, colpita con una mazza e altri oggetti contundenti, in via dell’Arcoveggio, periferia della città, Bologna. L’uomo, arrestato, era già stato denunciato dalla vittima e aveva ricevuto il divieto di avvicinamento dal giudice. Un divieto che non gli ha impedito di ammazzarla.

Secondo quanto riferito dalla Polizia, si tratterebbe del compagno della vittima. L’intervento delle volanti è delle 21.30, per la segnalazione di una violenta lite: stando alle ricostruzioni Padovani aspettava Sandra sotto casa dalle 19. Alle 21, Sandra, come tutti chiamavano la vittima, è arrivata e gli ha subito urlato di andarsene. Invece lui l’ha aggredita, trascinata sotto al portico del palazzo, dove l’avrebbe finita a colpi di martello.

Chi è Giovanni Padovani

Oggi 26enne, Padovani – difensore centrale – ha giocato in amarantoceleste tra il 2020 e il 2021 con 10 presenze e circa 300 minuti giocati nella stagione in cui a guidare il Rieti sono stati Campolo e Battisti. Secondo le ricostruzioni, il calciatore originario di Senigallia, ha ucciso a Bologna, in una zona di periferia (via Arcoveggio), l’ex compagna 56enne, Alessandra Matteuzzi. Fatali per la donna le numerose martellate sferrate dal giovane con cui aveva avuto una relazione.

Secondo Il Resto del Carlino “Padovani la aspettava sotto casa dalle 19 (del 23 agosto, ndr). Alle 21, Sandra, come tutti chiamavano la vittima, è arrivata a casa e gli ha urlato di andarsene. Invece lui l’ha aggredita, trascinata sotto al portico del palazzo, dove l’ha finita a colpi di martello. L’ha aggredita e colpita senza pietà con colpi violenti anche sul capo. A dare l’allarme è stato un residente nella stessa palazzina, che ha sentito le urla disperate della donna. La polizia è arrivata quando l’aggressore era ancora lì: è stato subito fermato. La donna, agonizzante, è morta poco dopo l’arrivo dell’ambulanza.

Giovanni Padovani era ancora in attività e giocava per la Sancataldese, team siciliano che ha pubblicato un messaggio di condanna su Facebook: 2 anni alle giovanili del Napoli nel 2013, periodo in cui aveva militato anche nell’under-17 della Nazionale Italiana, poi in varie squadre di serie D, tra cui il Giarre e il Troina calcio.

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