Il suo nome è Julia Ducournau ed è una delle giovani promesse nel campo cinematografico francese. Regista e sceneggiatrice si è subito fatta notare, con le sue prime opere, anche a livello internazionale.Julia Ducournau è nata a Parigi il 18 novembre del 1983 sotto il segno zodiacale dello Scorpione. Su di lei sappiamo che ha frequentato la scuola Nazionale francese di Cinema, La Fémis e qui ha studiato sceneggiatura diplomandosi nel 2008.
Con il suo primo cortometraggio presentato al Festival di Cannes nel 2011 e dal titolo Junior, la regista si è aggiudicata anche il Petit Rail d’Or della manifestazione cinematografica. Il suo primo lungometraggio invece, Raw – Una cruda verità è stato presentato alla settimana internazionale della critica del Festival di Cannes nel 2016 e qui ha anche ricevuto il Premio FIPRESCI
Julia Ducournau: vita privata
Sulla vita privata della regista francese non abbiamo molte informazioni. Julia Ducournau al momento sembrerebbe essere anche poco avvezza al mondo dei social e facciamo davvero molta fatica a trovare un suo profilo su Instagram.
Anche sul fronte sentimentale non è noto se la donna sia o meno impegnata. Non sappiamo se sia sposata o se abbia anche dei figli ma ci sembra chiaro che sia davvero un’artista di talento ma decisamente riservata.
La Palma d’oro del 74/o festival di Cannes è “Titane” della regista francese Julia Ducournau. Accade 28 anni dopo la Palma a “Lezioni di piano” di Jane Campion, ed è la seconda nella storia del festival. L’annuncio è stato dato in anticipo dal presidente di giuria, Spike Lee, che ha spiazzato tutti con la sua gaffe. “Il mio film non è perfetto, qualcuno dice che è mostruoso – ha detto la regista 37enne grande fan dei film dell’orrore dopo la consegna del prestigioso premio -. La mostruosità che attraversa il mio lavoro è una forza che rompe la cosiddetta normalità. Grazie alla giuria, ha accettato un mondo più fluido e inclusivo”. Torna a casa a mani vuote l’unico italiano in concorso, Nanni Moretti e il suo “Tre Piani”, tratto dal romanzo omonimo di Eshkol Nevo.