Chi è Sandra Leonardo, la moglie di Clemente Mastella: “Donna tosta”

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Di Redazione Metropolitan

Sandra Leonardo è al pari del marito, Clemente Mastella, una esponente del mondo politico. È stata infatti la presidente del consiglio della regione Campania dal 2005 al 2010. E’ sposata con Mastella dal 1975, con cui ha avuto due figli, mentre è diventata nonna nel 2009. Dopo aver insegnato lingua inglese nelle scuole campane, e ricoperto poi alcuni ruoli nel settore sanitario, entra in politica, e nel 2001 si candida alla camera dei deputati con il partito dell’Ulivo, non riuscendo però ad essere eletta. La prima vittoria la ottiene nel 2005 con il partito Udeur Popolari, quando appunto diventa presidente del consiglio regionale, ruolo che ricoprirà per i successivi cinque anni. Nel 2015, dopo essere entrata in Forza Italia, si ricandida nuovamente, ma non riesce a venire rieletta perché inserita nella lista degli impresentabili per via dell’inchiesta sulla sanità campana del 2008. Ritorna in campo nel 2018, quando viene eletta come senatrice di Forza Italia nel collegio proporzionale Avellino-Benevento. Fra un comizio e l’altro, ha aperto nel 2017 il laboratorio artigianale di dolci “Ceppaloni Events” a Ceppaloni, dove produce panettoni

Da membro fondamentale del governo Prodi a imputato in tribunale, per Clemente Mastella e per la sua famiglia gli ultimi 9 anni non sono stati per nulla facili. Come racconta il Corriere della Sera, però, ora che i guai giudiziari sono alle spalle la moglie Sandra Lonardo – ex presidentessa del consiglio regionale della Campania – ha deciso di abbandonare la politica e di virare sulla pasticceria e di aprire un suo laboratorio artigianale di dolci, Ceppaloni Events, a San Giovanni di Ceppaloni.

“Clemente mi prende in giro. Mi chiede: ma dove vuoi arrivare con questi tuoi panettoni? […] Per ora voglio scrivere un libro su quanto è accaduto alla mia famiglia. La politica, probabilmente, non è fatta per le persone perbene. Ci hanno distrutto psicologicamente ed economicamente. […] Tanti altri si sono smarriti per aver dovuto affrontare l’amarezza di analoghe vicende giudiziarie. Noi Mastella no, ci siamo presi offese e mortificazioni. Ed alla fine ci siamo rialzati”.

Secondo la moglie di Mastella, del resto, ogni politico dovrebbe provare ad aprire un’attività, per conoscere di persone le piccole e grandi difficoltà che si trovano ad affrontare i cittadini.

“Sono pensionata ma devo versare contributi all’Inps. Non solo, per ottenere il Pos la banca, oltre che incassare una sorta di abbonamento annuo per il servizio che concede, pretende anche una percentuale su ogni operazione. Alcuni miei amici mi hanno consigliato di aprire una sede in Albania. Ma non ce la faccio — si giustifica con civetteria — la mia italianità la porto dentro sin da quando ero in America. Tuttavia, ogni parlamentare dovrebbe fare una esperienza aziendale per capire davvero quanti guai passano i cittadini”.

La Lonardo, in realtà, non chiude alla possibilità di scendere di nuovo nell’agone politico, prima o poi, ma con calma.