È morto nel marzo del 2017 a Milano Cino Tortorella, l’uomo che per tanti anni ha legato la propria immagine e la propria attività nel mondo dello spettacolo allo Zecchino d’oro. A giugno 2017, come dicevamo, avrebbe compiuto 90 anni. Tortorella è stato anche autore e regista, nonchè esperto di enogastronomia.
Come scrive Wikipedia, in RAI Felice Tortorella, in arte Cino, è stato autore e regista di Chissà chi lo sa?, trasmissione andata in onda consecutivamente per dodici anni e citata, oltre che nelle opere di Aldo Grasso, da Walter Veltroni nel libro Le trasmissioni che hanno fatto l’Italia, che la ricorda come la più importante trasmissione della tv dei ragazzi. Altre sue note trasmissioni andate in onda sulla TV di stato sono Scacco al re e Dirodorlando.
Su Italia 1 assieme ad Anna Tortora, sorella del presentatore Enzo nonché coautrice di Portobello, e a Popi Perani (autore dei giochi di Giochi senza frontiere – stesso duo del mercatino del venerdì), realizzò anche la trasmissione La luna nel pozzo. Avrebbe dovuto condurla Enzo Tortora, sostituito a causa del suo arresto, da Domenico Modugno. Fu inoltre direttore artistico di Bravo bravissimo, trasmissione di Canale 5 condotta da Mike Bongiorno.
Con la calzamaglia o senza, che lo si chiami Zurlì o Cino, è lui il vero papà dello Zecchino d’Oro. Già dai primi anni della televisione, Cino Tortorella è entrato nell’immaginario dei bambini grazie alla striscia quotidiana dedicata a loro, la TV dei ragazzi: Zurlì, il Mago del Giovedì è uno degli appuntamenti più amati dai più piccoli e non può che aumentare il suo successo grazie alla sua idea di portare con sé, sui piccoli schermi, dei bambini che cantavano delle canzoni per bambini.
Dall’anno successivo, continua come Cino Tortorella e conquista grazie al suo stile unico capace di intrattenere i bambini che sempre più numerosi partecipano alla trasmissione. È facile ricordarlo accovacciato a fianco di uno o più bimbi o semi-nascosti dietro le aste dei microfoni mentre cerca di vincere la loro timidezza con qualche semplice domanda, anche quando arrivano dai paesi più distanti senza sapere nemmeno una parola di italiano… se non quelle delle loro canzoni.
Una delle intuizioni che tanto successo ha portato allo Zecchino d’Oro è quella di aver presentato per anni affiancato da Topo Gigio, uno dei più famosi pupazzi della storia televisiva italiana: sono entrate nella storia le immagini dei simpatici dialoghi con il topolino (ammirato anche da Walt Disney!)