L’inchiesta per truffa aggravata a carico di Chiara Ferragni potrebbe focalizzarsi anche sui follower; si andrebbe quindi a valutare se l’influencer abbia o meno follower fake.
Chiara Ferragni, la possibile verifica sui follower
Al caso Chiara Ferragni, indagata per truffa aggravata per via della serie di casi di presunta pubblicità ingannevole dal Caso Pandoro, alla bambola Trudi, i biscotti Oreo e le Uova di Pasqua Dolci Preziosi, si aggiungerebbero anche le verifiche sui follower che compaiono sul suo profilo Instagram. L’analisi servirebbe a capire se i follower siano reali o fake, acquistati a ”pacchetti”. Come riportato da Ansa:
”Se si dovesse riuscire ad accertare uno scenario di questo tipo, infatti, gli inquirenti potrebbero fare valutazioni sui rapporti contrattuali tra l’influencer, che si è presentata con 30 milioni di utenti che la seguono, e le aziende controparti. Oltre che sul peso che la stessa imprenditrice ha quando vende un prodotto presentandosi con così tanti follower”.
Se i follower dell’influencer risultassero in parte acquistati, l’inchiesta potrebbe avere nuovi risvolti.
Negli atti della Procura generale della Cassazione si legge che l’enfatizzazione della campagna per il pandoro Balocco è stata “amplificata dai mezzi di comunicazione” inducendo i consumatori a ritenere di “contribuire alla finalità benefica la cui serietà era garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di follower”.
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