
Brutta sorpresa per chi frequentava la Totti Soccer School presso il Centro Sportivo della Longarina: il suo presidente Riccardo Totti, fratello di Francesco Totti, ha dovuto comunicare agli iscritti via Whatsapp che l’accesso alla struttura è stato impedito dai “gestori dell’impianto”. Questi ultimi fanno parte della famiglia Blasi… e questo è solo un altro atto di un prolungato braccio di ferro.
La famiglia Blasi blocca l’accesso al Centro sportivo della Longarina, la Totti Soccer School
Il centro sportivo della Longarina, di proprietà di Francesco Totti, sede della Totti Soccer School gestita da suo fratello Riccardo, è inaccessibile: oltre quattrocento famiglie non possono più entrare per portare figli e figlie agli allenamenti. Riccardo ha fatto senza mezzi termini capire che la decisione è imputabile non di certo a loro, ma alla famiglia Blasi, nello specifico Silvia, sorella di Ilary Blasi, a capo della gestione effettiva della struttura. Il messaggio recita: “La SSd Arl Totti Soccer School informa i suoi tesserati e le rispettive famiglie che in maniera totalmente arbitraria e in assenza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, è stato chiuso e impedito l’accesso ai campi e agli spogliatoi da parte del gestore dell’impianto.”
Francesco Totti, in quanto proprietario della struttura, aveva quasi un mese fa chiesto un’ordinanza di sfratto per i gestori, non prima di aver chiesto ai Blasi di rientrare in pieno possesso del luogo. Anche una sua richiesta di affitto era stata respinta al mittente. Prima lo sfruttamento del Centro era stato concesso con un benestare, decaduto dopo la separarazione di Totti e Blasi.
Totti-Blasi, la scuola calcio chiusa: che succede

Intitolata al capitano della Roma, cresciuta e sviluppatasi nella zona della Longarina a sud della Capitale è un progetto a cui sia il per sempre capitano della Roma, sia la sua famiglia (in partioclare suo fratello Riccardo) tengono in modo viscerale. Attorno a questo centro circolano figure note, come Silvia Blasi sorella di Ilary, suo marito Ivan Peruch. Ma la proprietà effettiva non è affatto chiarissima tant’è che a intervenire è stato, alla fine, il tribunale.
La contesa, tra Totti e Blasi, prosegue nonostante i magistrati si siano espressi e vi siano stati anche degli strascichi. Con nripercussioni sui bambini che frequentano la scuola calcio. Stando a quel che rivela Leggo, i ragazzini che frequentano la scuola sono arrivati per l’allenamento ritrovandosi davanti ai cancelli sprangati. I genitori, dopo lo stupore iniziale, hanno chiamato i carabinieri. I genitori che si sono visti arrivare l’avviso sulla chat, con un’unica certezza, in quell’impianto ci sono centinaia di iscritti che hanno pagato, secondo il regolamento della scuola, tutto l’anno in anticipo, e si domandano legittimamente quale sarà l’epilogo della questione. E come la lite Totti-Blasi sulla Longarina possa e debba incidere sull’attività sportiva dei propri bimbi, oltre che sull’investimento fatto.
“La s.s.d.a.r.l. Totti Soccer School, informa i suoi tesserati e le rispettive famiglie che oggi, in maniera totalmente arbitraria ed in assenza di un provvedimento dell’Autorita’ giudiziaria, e’ stato chiuso ed impedito l’accesso ai campi e agli spogliatoi da parte del gestore dell’impianto – si legge nella lettera giunta ai familiari -. Tale ingiustificato e illegittimo atto di chiusura, di fatto, impedisce temporaneamente e sino a data da destinarsi, il regolare svolgimento della ordinaria attività sportiva programmata. Auspicando una pronta risoluzione del problema, si formula riserva di comunicare appena possibile la ripresa delle attività del settore agonistico e della scuola calcio. Ciononostante, si precisa che la proprietà del centro sportivo e’ e rimane in capo alla famiglia Totti. Ci scusiamo per il disagio. Distinti saluti la società Totti Soccer School”,