Il pubblico europeo e statunitense l’ha conosciuto definitivamente con 12 anni schiavo, ma Chiwetel Ejiofor muove i primi passi a Hollywood già negli anni Novanta. Prima ancora di affermarsi negli Stati Uniti, inoltre è un pluripremiato attore shakespeariano. Londinese di nascita, ma originario della Nigeria, la sua eredità africana, più che dai ruoli interpretati, emerge poi nella sua prima regia, Il ragazzo che catturò il vento (2019).

Ejifor, Otello e Romeo

Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per i “servizi alle arti” e Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico per i “servizi al dramma”, sono forse i più prestigiosi riconoscimenti di Ejiofor. Nel 2008 vince il Laurence Olivier Award per la sua interpretazione di Otello, definita una delle più memorabili degli ultimi anni. Ottiene successo nella madrepatria britannica già nei primissimi anni 2000, nel ruolo di Romeo per il Royal National Theatre.

Chiwetel Ejiofor e Ewan McGregor in Otello - Photo credit: web
Chiwetel Ejiofor e Ewan McGregor in Otello – Photo credit: web

L’incontro con Spielberg e i primi passi nel cinema

Nel 1997 Ejiofor debutta sul grande schermo in Amistad, di Steven Spielberg. Un piccolo ruolo, accanto a Morgan Freeman, nella storia della rivolta degli schiavi africani sull’omonima nave. Pochi anni e pochi ruoli dopo, Ejiofor approda in un cult generazionale, Love Actually (Richard Curtis, 2003), nel ruolo di Peter. Dopo Spielberg, si susseguono numerose collaborazioni con grandi registi.

Ejiofor viene presto individuato da Spike Lee, con cui lavora sia in Lei mi odia (2004) sia in Inside Man (2006). Sempre all’interno del black cinema lavora con il compianto John Singleton in Four Brothers – Quattro fratelli (2005) e con Kasi Lemmons in Parla con me (2007). Negli anni 2000 inoltre ottiene un ruolo nel film Melinda e Melinda di Woody Allen (2004). Recita inoltre per Alfonso Cuarón (I figli degli uomini, 2006) e Ridley Scott (American Gangster, 2007 e The Martian, 2015).

Chiwetel Ejiofor e Denzel Washington in una scena di Inside Man - photo credit: web
Chiwetel Ejiofor e Denzel Washington in una scena di Inside Man – photo credit: web

L’incontro con Steve McQueen

Nonostante le grandi collaborazioni, i ruoli che interpreta sono per lo più secondari, fino all’incontro con Steve McQueen. Entrambi Brit black, ossia afrodiscendenti britannici, in 12 anni schiavo (2013) si cimentano nel racconto del più grande trauma statunitense, la schiavitù. Il film, accolto in maniera polarizzata dalla critica bianca e da quella afroamericana, ottiene comunque un enorme successo.

Il ruolo di Solomon Northup, per dodici anni privato del suo nome e della sua condizione di uomo libero, gli vale un BAFTA e le nomination al Golden Globe e all’Oscar. Il film stesso vince l’Academy Award, sollevando non poche polemiche, legate al fatto che appunto siano sempre storie di oppressione nera a risultare accettabili nel sistema hollywoodiano.

Ejiofor in una scena di 12 anni schiavo - Photo credit: web
Ejiofor in una scena di 12 anni schiavo – Photo credit: web

La carriera dopo “12 anni schiavo” e l’esordio alla regia

Negli ultimi anni Chiwetel Ejiofor è diventato sempre più riconoscibile e ricercato, anche nel cinema più popolare. Nel 2019 è entrato nella Disney con un ruolo in Maleficent – Signora del male e come doppiatore di Scar nel live action The Lion King (John Favreau). Nello stesso anno, il grande salto di carriera è stato anche l’esordio alla regia in Il ragazzo che catturò il vento, distribuito dal Netflix.

Interprete, sceneggiatore e regista, Chiwetel Ejiofor con la sua opera prima sceglie consapevolmente un ritorno all’Africa. Racconta una storia vera e fedele alla cultura di riferimento, tanto nella lingua parlata quanto nella visione del mondo. Esplora il rapporto fra Natura e Cultura, fra tradizioni antiche e imposizioni coloniali. Lo fa mettendo in scena la vita e l’opera di William Kamkwamba, geniale ragazzo del Malawi che portò realmente l’energia eolica nel suo villaggio.

Ejiofor in una scena di Il ragazzo che catturò il vento - Photo credit: web
Ejiofor in una scena di Il ragazzo che catturò il vento – Photo credit: web

Sempre su Netflix, da luglio 2020, vedremo Ejiofor accanto a Charlize Theron e Luca Marinelli, in The Old Guard, di Gina Prince-Bythewood e nel 2021 toccherà allo sci-fi Infinite. Sicuramente il passaggio agli Oscar ha segnato una svolta nella sua carriera, ma basta poco per accorgersi che Chiwetel Ejiofor è da sempre uno straordinario talento. Lentamente sta conquistando il posto che gli spetta fra gli interpreti più interessanti degli ultimi anni.

Articolo di Valeria Verbaro

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