Chris Horner, l’arduo compito di “spegnere” il battibecco dei piloti

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Di Redazione Sport

Come complicarsi la vita. Una vita, per altro, fatta di successi. La Red Bull si è dimostrata essere, ancora una volta, la macchina da battere all’interno del Mondiale di Formula 1: dopo aver portato Max Verstappen a vincere il titolo di campione lo scorso anno nel finale controverso di Abu Dhabi, la vettura del Toro ha confermato l’olandese in cima ai piloti conquistando, anche, l’alloro dei Costruttori. Una situazione idilliaca sporcato, però, dalla lite via radio tra il primo pilota e il compagno di squadra Sergio Perez. È toccato a Chris Horner l’arduo compito di spiegare cosa è successo.

Chris Horner, la spiegazione del team principal

Ecco cosa ha detto il team principal della Red Bull, ai microfoni di Sky Sport UK, in merito alla brutta prestazione delle vetture in Brasile e, soprattutto, al controverso team radio che ha scoperchiato l’acredine tra Max Verstappen e Sergio Perez:

Andiamo ad Abu Dhabi come squadra per fare del nostro meglio affinché Checo ottenga il secondo posto. Max lo sosterrà pienamente. Non parlerò di ciò che abbiamo discusso a porte chiuse. Dico solo che i piloti si sono stretti la mano. Lavoriamo come una squadra e corriamo come una squadra. Il nostro obiettivo è vedere se riusciamo a far arrivare Checo al secondo posto in campionato. È una lotta diretta, se Max potrà aiutare in qualche modo, lo farà. Ritengo che la penalità sia stata severa. Ho pensato che Max fosse in vantaggio nella curva a sinistra e Lewis avrebbe potuto permettersi un po’ più di spazio. Penso che sia stata dura per Max ricevere i cinque secondi, al massimo si è trattato di un incidente di gara“.

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