La storia di un incontro

Dal 10 al 22 ottobre, il Teatro Quirino vedrà sulla scena uno spettacolo generazionale: “CIAO” di Walter Veltroni. L’incontro fantastico tra un padre, morto giovane negli anni Cinquanta, e un figlio (Walter Veltroni) che l’ha sempre cercato.

Una storia che potrebbe essere quella di ogni padre e ogni figlio di questa Italia meravigliosa e dannata. Uno spettacolo sull’assenza, sul bisogno di relazione, sulla dolorosa bellezza della ricerca delle radici della propria vita.

Per la regia di Piero Maccarinelli, con scene e costumi di Maurizio Balò e luci di Umile Vainieri, CIAO è tratto dal libro omonimo di Walter Veltroni, edito da Rizzoli. A interpretare quest’ultimo è Massimo Ghini, mentre è di Francesco Bonomo il ruolo del padre (Vittorio).

La trama

Un doppiopetto grigio, il Borsalino in mano, un velo di brillantina sui capelli, lo sguardo basso. Sotto un cielo che affonda nel rosa di un tramonto infinito, un ragazzo degli anni Cinquanta torna dal passato, si ferma sul pianerottolo della casa di famiglia e aspetta il figlio, ormai adulto. Com’è possibile? E perché è tornato ora, dopo tanto tempo? Sono due sconosciuti, ma sono padre e figlio. Due uomini che sanno di doversi amare.

CIAO al Teatro Quirino. L’incontro tra padre e figlio

Dall’omonimo libro del giornalista, scrittore e regista Walter Veltroni (ex segretario nazionale del Partito Democratico e candidato premier alle elezioni politiche del 2008), Ciao, padre e figlio sono ritratti insieme per la prima volta e solo per una sera: affrontano le loro vite, quello che è stato e quello che poteva essere, la storia di due generazioni vicine eppure diversissime.

Le età rovesciate

In CIAO le età dei personaggi sono rovesciate rispetto ai ruoli: Vittorio Veltroni (famoso giornalista radio e televisivo, già direttore del Tg1, portò alla notorietà Mike Bongiorno, fu amico di Alberto Sordi, in un film di Totò interpretò se stesso) è un giovane uomo, il figlio, invece, ha il doppio dei suoi anni. Ma è un figlio e come tale deve ricevere, più che dare. Cerca di capire la vita, il carattere, la storia del padre, di comprendere se è come l’aveva immaginata, come gli amici gliel’avevano raccontata. Scorrono allora le parole dell’infanzia, i paesaggi, i volti trasformati dal tempo e Roma, quella più bella. Quella della radio e della televisione che Vittorio, ragazzo timido e geniale, ha contribuito a fondare. Qual è l’eredità di un padre che non c’è mai stato? Forse la malinconia, certe tristezze improvvise, la voglia di scherzare e di prendersi in giro, il ricordo commosso della donna che li ha amati.

Due Italie  

CIAO è un viaggio attraverso il dolore della perdita e la meraviglia della ricerca delle proprie radici, dove le parole si mescolano e si intrecciano fino a rivelare ciò che unisce davvero un padre e un figlio.

L’incontro immaginario tra i due diventa l’occasione per raccontare anche due Italie che si raccontano e si incrociano: quella degli ideali nati nel secondo dopoguerra e quella delle crisi successive. La messinscena, infatti, è arricchita da video e immagini dell’archivio Rai e dell’Istituto Luce che ripercorrono la nostra memoria storica.

Nel dialogo tra queste due creature, che si svolge in un irreale tramonto che non finisce mai, si snoda la storia del Paese, una storia di cui i due sono stati testimoni e protagonisti. Così, si interrogano anche sui grandi significati dell’esistenza umana e della trasmissione della memoria.

Una chiacchierata senza tempo

Perciò, una sera, in una Roma livida e bellissima, un uomo ritorna a casa dal figlio ormai cresciuto. Il ragazzo, diventato forte e geniale, sa di aver subito quella mancanza, di averla cercata in mille gesti, di averla trovata, a volte, in sua madre e poi di averla protratta, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. Ora ecco finalmente davanti a lui, catapultato direttamente dagli anni Cinquanta, suo padre, quella figura cercata e soddisfatta in molte malinconie. Allora, inizia una chiacchierata senza tempo, in un percorso che evita il rancore e cerca le vicinanze. L’unica possibile è in quella donna che li ha uniti e che, anche dopo la sua perdita, li ha fatti in fondo ritrovare.

Walter e Vittorio Veltroni scavano nella memoria l’infanzia dell’uno e la giovinezza dell’altro, dei perché mai trovati e forse introvabili.

CIAO dimostra che la ricerca della nostra provenienza, di chi eravamo, è un bisogno primario, che non si può contrastare neppure quando la ragione ci suggerisce che dovremmo arrenderci alla realtà del tempo che passa e porta via i nostri affetti più cari.

INFORMAZIONI UTILI

Orari Spettacoli
da martedì a sabato ore 21
domenica ore 17
giovedì 12 e giovedì 19 ottobre ore 17
mercoledì 18 ottobre ore 19

Info
botteghino 06.6794585
mail biglietteria@teatroquirino.it

segreteria 06.6783042 int.1
mail segreteria@teatroquirino.it

 PREZZI mar / mer / gio / ven / sab. pomeriggio

interoridotto
platea€ 30,00€ 27,00
I balconata€ 24,00€ 22,00
II balconata€ 19,00€ 17,00
galleria€ 13,00€ 12,00

 

 

PREZZI sab. sera / dom

interoridotto
platea€ 34,00€ 31,00
I balconata€ 28,00€ 25,00
II balconata€ 23,00€ 21,00
galleria€ 17,00€ 15,00

 

Valeria Longo