Cinema e teatri, lunedì potrebbe arrivare un aumento della capienza

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Di Stefano Delle Cave

È attesa per lunedi la decisione del Cts sulla possibilità di aumentare la capienza in cinema e teatri. Le regioni sono per una mediazione all’80% mentre il ministro Franceschini punta al 100%. Possibile aumento di spettatori anche negli stadi. Sarà importante anche il monitoraggio di oggi

Le regioni e l’aumento della capienza di cinema e teatri

“Responsabilmente si potrebbe portare all’80% l’occupazione delle sale con l’obiettivo di un ritorno alla normalità a partire dal mese di dicembre con la capienza al 100%, naturalmente valutando strada facendo le condizioni di contesto e l’andamento della curva epidemiologica”. È questa la posizione della Conferenza delle regioni italiane resa nota dal presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Una scelta che, secondo i presidenti di regione, potrebbe essere “utile per accompagnare la ripresa della normalità della vita sociale e culturale dei cittadini oltre che per sostenere la ripresa economica degli operatori (e di conseguenza dei lavoratori del settore) soprattutto i più piccoli, i cui bilanci sono inevitabilmente legati alle programmazioni anche di medio periodo”. Il Cts prenderà la sua decisione finale solo lunedì dopo aver esaminato anche i dati del monitoraggio di questa settimana. Si va dunque verso un probabile aumento della capienza di cinema e teatri. Aumento che potrebbe riguardare anche gli stadi.

La posizione del ministro Franceschini

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini punta invece ad una capienza di cinema e teatri al 100%. “Teatri, cinema e sale da concerto sono luoghi sicuri e per questo vi chiedo di valutare la possibilità di superare le misure di distanziamento interpersonale e gli attuali limiti di capienza, mantenendo l’obbligo di green pass e di indossare la mascherina per la durata degli spettacoli”. Questa la richiesta di Franceschini che ha evidenziato come in cinema e teatri è sempre attivo “il divieto di consumare cibo e bevande, dunque ancor più in sicurezza rispetto a treni e aerei dove ci si abbassa la mascherina per mangiare”.

Stefano Delle Cave