È prevista oggi l’udienza di convalida e dell’interrogatorio di garanzia alle 11:30 al tribunale di Lucca. Che potrebbero segnare la sorta dell’imprenditrice Cinzia Dal Pino, 65 anni, accusata di omicidio volontario perché, nella notte tra l’8 e il 9 settembre a Viareggio, ha travolto con l’auto il 47enne algerino Said Malkoun. Lui, morto poco dopo essere arrivato in ospedale, avrebbe provato a rapinarla della borsa sotto la minaccia di un coltello.

La dinamica dell’omicidio e il ritrovamento della macchina di Cinzia Dal Pino

Le immagini di una telecamera in corrispondenza del luogo dove è avvenuta l’aggressione non lasciano spazio a ulteriori interpretazioni. Il video dura un minuto e 20 secondi e mostra Said Malkoun mentre cammina sul marciapiede. Subito dopo un’auto sterza violentemente verso di lui e lo centra in pieno, schiacciandolo contro la vetrina di un negozio in via Coppini. Poi fa retromarcia e lo investe più volte. Dal Pino scende dal veicolo, recupera la borsa, risale in auto e va via.

La polizia è risalita alla donna grazie alla targa. Il 47enne viene soccorso dai passanti, ma muore poco dopo in ospedale. A commentare l’accaduto diversi politici. Per Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, “la magistratura deve assolutamente tener conto del contesto, della situazione molto particolare e della paura che certamente questa signora aveva in quel momento. Tutte attenuanti che vanno ben tenute presenti”. Il raccapricciante episodio ha suscitato molte reazioni anche sui social. C’è chi giustifica l’imprenditrice e parla di “autodifesa per disperazione”, e chi invece sottolinea che “non è né legittima difesa né civiltà”. 

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