Vuoi sapere come si può ottenere la cittadinanza in Europa? Ecco alcuni paesi.

Negli ultimi anni, il tema della cittadinanza ha acquisito una rilevanza crescente in Europa, alimentando dibattiti su inclusione, immigrazione e diritti civili. L’Italia, in particolare, è al centro di una proposta di referendum che mira a dimezzare il tempo necessario per ottenere la cittadinanza, da 10 a 5 anni, in linea con la maggioranza delle normative europee. Ma come funziona il percorso verso la cittadinanza negli altri paesi europei? Dalla Germania alla Svezia, dalla Spagna all’Austria, ogni nazione ha politiche diverse, che riflettono le proprie storie, esigenze e visioni sull’integrazione. Vediamo insieme come si può ottenere la cittadinanza nei principali paesi europei.

Italia, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svezia (e la particolarià di Malta)

In Italia, per diventare cittadini sono richiesti 10 anni di residenza, ma una proposta di referendum sta cercando di ridurre questo periodo a 5 anni, per allinearsi alle normative di altri paesi europei. Sebbene il governo attuale sia contrario, citando il fatto che l’Italia è già il paese che concede il maggior numero di cittadinanze in Europa, con circa 213.000 naturalizzazioni nel 2022, il dibattito rimane acceso.

In Francia, diventare cittadini richiede 5 anni di residenza continua, accompagnati da un esame di lingua (livello B1) e storia del paese. Il processo si può accorciare a due anni per i coniugi di cittadini francesi​.

La Germania ha recentemente ridotto il tempo necessario per la naturalizzazione da 8 a 5 anni, consentendo anche la doppia cittadinanza. Questa riforma, fortemente voluta dal governo, rappresenta un riconoscimento dell’importanza dei migranti nel paese​.

In Spagna, il requisito standard è di 10 anni di residenza, ma i cittadini di paesi latinoamericani e alcune ex colonie ispanofone possono richiedere la cittadinanza dopo soli 2 anni.

L’Austria richiede 10 anni di residenza per ottenere la cittadinanza, con norme molto severe sui redditi e sulle condanne penali. Non permette la doppia cittadinanza, salvo rare eccezioni​.

La Svezia spicca per le sue regole particolarmente inclusive: basta risiedere nel paese per 5 anni per ottenere la cittadinanza. Non sono previsti esami di lingua o di cultura, e anche le persone con precedenti penali possono richiedere la cittadinanza dopo un certo periodo​.

Malta offre un percorso rapido per chi può investire almeno 750.000 euro nell’economia locale, permettendo di ottenere la cittadinanza in appena un anno.

Come ottenere la cittadinanza in Europa, alcune conclusioni rispetto al referendum in Italia

Il panorama europeo della cittadinanza è estremamente variegato, riflettendo le diversità culturali e politiche dei vari stati membri. Mentre alcuni paesi come la Svezia offrono percorsi agevolati e inclusivi, altri come l’Austria mantengono regole rigide e selettive. Il dibattito sull’eventuale riduzione del periodo di residenza necessario in Italia si inserisce in un contesto europeo dove, in molti casi, 5 anni di residenza sono già considerati sufficienti. Con le regole attuali, l’Italia rimane uno dei paesi più generosi in termini di cittadinanze concesse, ma la riforma proposta potrebbe renderla ancora più allineata agli standard europei.

Il referendum per ridurre i tempi necessari per ottenere la cittadinanza in Italia da 10 a 5 anni rappresenta un’importante battaglia di civiltà contro una destra che continua a strumentalizzare la questione migratoria per diffondere paura e retoriche xenofobe. Il governo attuale si oppone fermamente a qualsiasi apertura in tema di cittadinanza, rimanendo ancorato a una visione arretrata e razzista, che vede l’immigrazione come una minaccia anziché una risorsa, ma soprattutto ignora la questione chiave: la questione si orienta nell’ambito di diritti ed è un segno di civiltà a prescindere da quanto siano “utili” le persone. La destra continua a utilizzare il mantra del “prima gli italiani” per giustificare politiche discriminatorie e di esclusione, nonostante l’evidenza che ridurre i tempi di attesa per la cittadinanza, come accade in gran parte dei paesi europei, sia una misura non solo giusta, ma anche economicamente e socialmente sensata.

Maria Paola Pizzonia