Nel segno della “C”, Codogno tra calcio e Coronavirus: “Periodo orribile, ora la rivincita”

Foto dell'autore

Di Andrea Mari

Codogno, un comune italiano in provincia di Lodi (Lombardia) di quasi 16.000 abitanti balzato, dal nulla, sulle pagine delle cronache mondiali. Ed il motivo, purtroppo, non è stato dei più belli da ricordare: in questo tranquillo paese, infatti, si è sviluppato il primo focolaio tricolore di Coronavirus, la malattia esplosa in Cina che, progressivamente, si è allargata a macchia d’olio in tutto il globo mietendo tanti contagi e numerose morti. Da questo comune è iniziato, a febbraio 2020, l’incubo Covid-19 che ha governato le nostre vite fino ad oggi cambiando radicalmente tutte le nostre abitudini.

Ultimamente, l’Italia presieduta da Giuseppe Conte ha intrapreso, confortata dai dati arrivati dalla curva epidemiologica, un cammino di rinascita (ri)portando la normalità al centro della nostra quotidianità. Anche Codogno, progressivamente, cerca di rialzarsi.

Codogno Calcio, l’intervista al presidente

Tre C. Questo è il filo comune che lega le parole Codogno, calcio e Coronavirus in questo percorso di ripresa tutto italiano. Tre step di una strada chiamata rilancio: dall’incubo pandemico alla voglia di calcio e normalità. Ecco cosa chi ha detto Alessandro Pellini, presidente del Codogno Calcio, squadra attualmente in Eccellenza.

C come…Coronavirus

“Ricordo come se fosse ieri quel venerdì di febbraio. Dovevamo andare a fare un aperitivo con la squadra perché venivamo da due vittorie consecutive, mai successo in stagione, ed eravamo tutti felici. Ci ha chiamati Gallera, che oramai conoscono tutti, dicendoci che dovevamo stare tutti in casa evitando contatti sociali. Abbiamo sospeso tutte le attività in attesa di capire la portata di questo evento storico. La città si è subito svuotata ed è iniziato il dramma del lockdown generale: all’inizio era solo nelle nostre zone e ti sentivi davvero isolato, un untore, perché in altre parti, ancora, la vita era normalissima. Anche nelle zone a noi vicine. Si è sviluppato il terrore. Abbiamo notato subito che il virus colpiva le fasce più deboli: da noi, gli over 80 sono stati sterminati. Oggi, quella generazione qui non c’è più. È incredibile. Abbiamo provato a mettere in sicurezza tutti ma era troppo tardi, gli ospedali erano già pieni. Ripensandoci, solo dopo lo scoppio del Covid-19 abbiamo ricollegato tutti i casi di polmonite accusati dai bambini che, per fortuna, hanno superato la malattia. Ci chiedevamo come fosse possibile contare tutti quei casi, dopo l’abbiamo capito…”

C come…calcio

“Il calcio è molto importante e l’abbiamo percepito tantissimo nel momento dello stop forzato. Le famiglie hanno capito quanto fosse importante il divertimento dei ragazzi ed il coinvolgimento che questo sport porta: molte volte, non basta la passione dei figli perché agli adulti pesa accompagnare i più piccoli al campo di allenamento o nelle trasferte. Ora si rendono conto quanto sia importante il calcio. La ripresa dello sport è fondamentale: deve essere lo spot per la ripartenza generale…”

C come…Codogno Calcio

“Quest’anno avremo lo stadio nuovo. Ormai siamo conosciuti in tutto il mondo per colpa di questo virus. Noi abbiamo la fortuna di avere una società solida e sana che non ha mai fatto il passo più lungo della gamba. Quindi abbiamo pensato di fare un sacrificio adesso, quando Codogno ne aveva più bisogno. Siamo certi che ci accoglieranno, in ogni campo da gioco, in modo speciale. Quindi noi dobbiamo fare bella figura. Vogliamo fare una squadra con giocatori soprattutto della zona e di qualità: vogliamo fare un grande campionato riempiendo il nostro nuovo stadio. Serie D? Esattamente. Stiamo trattando calciatori in grado di farci fare il salto di qualità. Il prossimo anno vogliamo provare a stare nella parte sinistra della classifica di Eccellenza puntando le zone alte: sarebbe una rivincita sul Coronavirus…”

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI DELL’AUTORE

Pagina Facebook dell’autore

Account Twitter autore

Seguici su:

Pagina Facebook Metropolitan Magazine Italia

Account Twitter ufficiale Metropolitan Magazine Italia