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Collassa il radiotelescopio di Arecibo: riscontrati danni pregressi

Durante la giornata di ieri, 1 dicembre e per l’esattezza alle 8 del mattino ora locale, si è verificato un accadimento che ha come protagonista il radiotelescopio di Arecibo.

Arecibo è una città del Porto Rico, importante e famosa in quanto vi fu costruito un osservatorio dotato di un radiotelescopio la cui antenna a singola apertura ha un diametro di 305 metri. Tale strumento è stato utilizzato per effettuare ricerche in tre maxi aree ossia radioastronomia, fisica atmosferica e osservazione radar di oggetti del sistema solare. Purtroppo, è avvenuto il collasso della struttura centrale sospesa del telescopio: questa è crollata sul riflettore sottostante causandone la distruzione, oltre a distruggere anche una parte dei pilastri di supporto. Stiamo parlando di uno strumento da 900 tonnellate, perciò si può comprendere (o quasi) l’entità del danno. Dall’esame obiettivo sullo stato dei materiali è stata rilevata la presenza di danni pregressi. Infatti, nel mese di agosto si ruppe un cavo di acciaio e stessa dinamica si presentò a novembre con un altro cavo di sostegno. In seguito ad analisi, i funzionari locali decisero di sospendere le attività e annunciarono la volontà di una demolizione del radiotelescopio in questione, per ragioni di sicurezza e per l’incolumità delle persone. La NSF, ovvero la National Science Foundation, rassicurò tutti affermando che nessuno riportò lesioni.

La storia del radiotelescopio di Arecibo

Correva l’anno 1963, quando il radiotelescopio di Arecibo fu inaugurato come il telescopio più grande del mondo, utilizzato in varie iniziative come il “Programma Seti“, acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence, come vedremo successivamente. Nel 1964, questo famoso strumento fece una importante scoperta scientifica: il periodo di rotazione di Mercurio era di 59 giorni e non di 88 come si prevedeva. Nel 1968, invece, si evidenziò l’esistenza delle stelle di neutroni nell’Universo. Fondamentale ricordare anche il 1974, durante il quale il radiotelescopio fu protagonista della trasmissione delMessaggio di Arecibo” (messaggio radio) verso l’ammasso globulare M13, un sistema composto da mezzo milione di stelle e distante 25.000 anni luce. Il citato messaggio fu ideato da Frank Donald Drake, astronomo e astrofisico statunitense nonché fondatore del SETI (insieme a Carl Sagan), nel tentativo di comunicare con forme di vita extraterrestri; ciò dimostra le conquiste tecnologiche raggiunte dal genere umano. Necessario menzionare anche il 1989, anno in cui lo strumento consentì di ottenere la prima immagine diretta di un asteroide (il 4769 Castalia) e si scoprirono i primi pianeti extrasolari.

Anche gli amanti del cinema ricorderanno con piacere il radiotelescopio di Arecibo, che comparve nel filmContact” del 1997 diretto da Robert Zemeckis, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo pubblicato da Carl Sagan (1985) e trattante la tematica del primo contatto tra esseri umani e alieni. Altro famoso film che utilizza l’osservatorio di Arecibo come luogo scenografico è “Golden Eye“, datato 1995 e interpretato da Pierce Brosnan nel ruolo dell’agente segreto James Bond.

Enrica Valentini

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