Come avere l’assegno da 350 euro al mese? Le prime misure post reddito di cittadinanza sono partite, da ieri venerdì 1° settembre 2023: Hanno debuttato il “supporto per la formazione e il lavoro” (Sfl) e il “sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa” (Siisl), la piattaforma per l’incrocio tra domanda e offerta di formazione e lavoro.

Vediamo di cosa si tratta, come iscriversi alla piattaforma e come fare la domanda per l’assegno, nel dettaglio. Il supporto per la formazione e il lavoro è l’indennità di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi (non più rinnovabili) che parte proprio da oggi, per chi non ha più titolo ad avere il reddito di cittadinanza e intende attivarsi per partecipare alle cosiddette politiche attive del lavoro. Il sostegno è destinato a chi ha un reddito Isee inferiore a seimila euro, un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, e a chi non ha in famiglia disabili, minori o ultrasessantenni. A chi, in sintesi, viene considerato “occupabile”. Per i nuclei familiari con membri non occupabili come minori, anziani over 60 e disabili, invece, il reddito di cittadinanza verrà corrisposto in tempi e modalità consueti fino al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio 2024 esordirà poi l’assegno di inclusione.

Nel caso del supporto per la formazione e il lavoro, le persone coinvolte dovranno partecipare ad attività di formazione obbligatorie: si tratta quindi di una sorta di rimborso spese e non di un sussidio vero e proprio come il reddito

Come avere l’assegno da 350 euro al mese

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Il sostegno è destinato a chi ha un reddito Isee inferiore a seimila euro, un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, e a chi non ha in famiglia disabili, minori o ultrasessantenni. A chi, in sintesi, viene considerato “occupabile”. In questo caso, infatti, le persone coinvolte dovranno partecipare ad attività di formazione obbligatorie: si tratta quindi di una sorta di rimborso spese e non di un sussidio vero e proprio come il reddito. C’è un percorso a tappe, anche un po’ caotico e con diversi adempimenti, per arrivare a incassare qu

Secondo quanto prevede la bozza di decreto attuativo della legge che ha sostituito il reddito di cittadinanza, inviata alla conferenza Stato-regioni, si parte con la presentazione della domanda all’Inps: la richiesta del sostegno alla formazione e al lavoro andrà fatta o direttamente sul portale dell’istituto attraverso lo Spid, la carta di identità elettronica o la carta dei servizi-Cns, oppure attraverso l’aiuto dei patronati o dei Caf (i centri di assistenza fiscale). Contestualmente alla presentazione della domanda, sarà notificato al richiedente l’obbligo di iscrizione al “Siisl”, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa operativo dal primo settembre. Solo dopo l’iscrizione a questa piattaforma si potrà proseguire con l’iter, sottoscrivendo il cosiddetto patto di attivazione digitale (Pad), necessario per ottenere il beneficio. L’avvio della nuova piattaforma Siisl incaricata di recepire tutte le domande e le offerte di lavoro potrebbe ritardare l’erogazione della prima rata del bonus oltre il 30 settembre.