L’acufene è un sintomo molto comune e purtroppo sottovalutato, che se non curato bene può peggiorare e portare a diversi problemi. Per capire come si manifesta questa patologia, potremmo dire che si tratta di rumori che nessun altro sente ma che per il paziente sono invece ben presenti (come sibili, fischi, suoni e anche battiti).

Questo è il motivo per cui viene chiamato anche il rumore fantasma e sono oltre 2 milioni gli italiani che ne soffrono, ovvero una persona su due per i casi più lievi e una persona su cinque che invece soffre di acufene cronica.

Come riconoscere l’acufene

I sintomi più comuni per riconoscere l’acufene sono sicuramente i rumori che si sentono e che non corrispondono a sorgenti reali esterne, ovvero i rumori quotidiani che ci circondano.

Non è considerata una malattia vera e propria, piuttosto un sintomo che si può tenere sotto controllo – con le giuste cure e la guida di un medico professionista – cercando di ridurre quanto possibile il fastidio.

Ci sono dei centri e molti professionisti che offrono servizi di assistenza sanitaria, informazioni sull’udito e non solo, che utilizzano strumenti innovativi per riconoscere i sintomi, indirizzandovi verso il medico o specialista che si occupa di questo problema specifico.

Quali sono le cause dell’acufene?

Le cause dell’acufene sono difficili da definire, proprio perché non è una malattia vera e propria.

Dunque, le cause possono spaziare da un tappo all’orecchio a causa del cerume che può portare anche questi sintomi, fino a un’alterazione della circolazione sanguigna.

Una possibile ipotesi è che le reti neurali che regolano i segnali del suono possano in qualche modo alterarsi e portare a cronicizzare i sintomi; altra possibile causa potrebbe essere l’alterazione della corteccia prefrontale ventro-mediale e la corteccia cingolata anteriore (aree del cervello molto importanti) che controllano le sensazioni percepite.

Oppure possono essere legate a fattori eziologici, come traumi cranici o patologie all’orecchio o ancora disfunzione della muscolatura masticatoria (note come bruxismo).

Cosa provoca l’acufene

Le conseguenze dell’acufene cronico sono non indifferenti dato che sottopongono chi ne soffre a costante rumore e fastidio. Viene infatti definita una “tortura senza fine”.

Nei casi più gravi, può portare a depressione, ansia, stress, alterazione della concentrazione, disturbo del sonno per citarne alcune.

E’ importante capire che, se si pensa di soffrire di acufene o si percepiscono i primi sintomi, non bisogna affidarsi al fai-da-te.

Esistono delle cure e terapie da seguire per tenere sotto controllo l’acufene o addirittura guarire da questa fastidiosa patologia; esistono trattamenti naturali, farmacologici e persino terapie sonore che aiutano a distrarre dal rumore di fondo, concentrandosi su una melodia rilassante che provvede a una pausa dall’acufene. L’otorinolaringoiatra è la figura principale a cui rivolgersi per avere una diagnosi precisa e appropriata.