Come gestire lo stress da lavoro causato dal Covid-19

Foto dell'autore

Di Alessia Spensierato

La pandemia suscitata dal Covid-19 ha determinato cambiamenti notevoli all’interno delle strutture sanitarie. In quasi tutti i presidi ospedalieri d’Italia c’è stata una vera e propria riorganizzazione delle attività e delle procedure, accompagnata da una netta rimodulazione dei luoghi di lavoro. A causa del nemico invisibile, sono avvenute sostanziali modificazioni, anche delle relazioni con i familiari e i parenti. Chi trascorre ore e ore all’interno di ospedali con soggetti positivi al Covid-19, inevitabilmente modifica tutte le sue abitudini.

La situazione, che abbiamo imparato purtroppo a conoscere, ha determinato un aumento generale del livello di stress tra gli operatori sanitari. Fattori quali il sovraccarico emotivo e lavorativo possono incidere negativamente non solo sulla vita privata di migliaia di infermieri e medici, ma anche sulla loro capacità decisionale e organizzativa. Al fine di evitare problematiche simili è consigliabile usufruire di un adeguato supporto psicologico offerto da figure professionali esperte. Chattare online con uno psicologo, ad esempio, potrebbe essere una soluzione ideale per gestire e scaricare lo stress accumulato durante la giornata lavorativa.

Gestire lo stress da lavoro

Per aiutare gli operatori sanitari ad affrontare al meglio il carico di lavoro, i responsabili delle strutture dovrebbero cercare di promuovere un ambiente che incentivi la comunicazione e il benessere del personale. In che modo? Ad esempio garantendo un’alimentazione completa ed un adeguato livello di riposo. Se è fondamentale individuare delle strategie individuali per il sostegno degli operatori, al tempo stesso è necessario creare dei gruppi di lavoro in modo da favorire la collaborazione tra colleghi e le pause necessarie per il recupero delle energie.

Il supporto agli operatori sanitari

Gli psicoterapeuti più esperti sottolineano l’importanza del prestare attenzione a determinati disturbi, quali alterazione del sonno, stanchezza cronica, problemi legati all’alimentazione, possono essere indice di un malessere psicofisico importante. Vale la pena sottolineare che è sempre bene non sottovalutare neanche disturbi più comuni, come ad esempio la necessità di assumere più nicotina, bevande alcoliche, farmaci o ansiolitici. Questo non significa che sia indispensabile recarsi fisicamente e periodicamente presso lo studio di un terapeuta. Oggi è possibile utilizzare semplicemente uno smartphone: l’app Cozily, ad esempio, può offrire ai sanitari un supporto continuativo mettendo a disposizione psicologi psicoterapeuti qualificati ogni giorno, come specificato in questo articolo: https://www.cozily.it/blog/cozily-dona-supporto-psicologico-gratuito-agli-operatori-sanitari-impegnati-contro-il-covid-19/.

Tutti possono aiutare il personale sanitario

Un metodo semplice per essere d’aiuto a tutti i medici e infermieri che quotidianamente mettono in pericolo la propria salute all’interno degli ospedali è cercare di non contagiarsi con il virus. Indossare sempre la mascherina, garantire il metro di distanza e usare spesso i gel disinfettanti sono regole basilari che possono evitare il congestionamento degli ospedali. E’ sempre utile ripeterlo.