Nel 2007 a Mino Reitano viene diagnosticato un cancro all’intestino. Il cantante subisce due interventi chirurgici, ma purtroppo non c’è stato niente da fare: muore ad Agrate Brianza il 27 gennaio 2009, all’età di 64 anni. Il suo ultimo concerto dal vivo fu il 1º ottobre 2006 a Pescara. La sua ultima apparizione televisiva, ormai segnato dalla malattia, è stata invece quella del 12 febbraio 2008 a La vita in diretta su Rai 1. I funerali di Reitano si sono svolti il 29 gennaio 2009, nella chiesa di Sant’Eusebio di Agrate Brianza
Chi era Mino Reitano: moglie, figlie e carriera
Mino Reitano, all’anagrafe Beniamino Reitano (Fiumara, 7 dicembre 1944 – Agrate Brianza, 27 gennaio 2009), è stato un cantautore, compositore e attore italiano. Artista conosciuto per la sua vitalità e per l’esuberanza interpretativa, ha portato spesso nelle sue canzoni i temi dell’amore romantico, del Mezzogiorno e della condizione dell’emigrante.
È stato per decenni l’ambasciatore canoro della “sua” Calabria in Italia e fuori dai confini nazionali ma negli ani della gavetta ha potuto vantare anche di essere stato uno dei pochi artisti, se non l’unico italiano, ad avere frequentato, quando muoveva i primi passi da emigrante in Germania, condividendo spesso il palco con loro, i quattro ragazzi d’oro di Liverpool che poi sarebbero diventati i mitici Beatles. Mino Reitano, artista legato visceralmente alla sua terra, autore e interprete di canzoni come “Avevo un cuore che ti amava tanto” o di “Una chitarra, cento illusioni”, “L’uomo e la valigia” e tanti altri brani come “Una ragione di più”, proprio nella cittadina della provincia di Reggio Calabria che gli diede i natali il 7 dicembre 1944
Mino Reitano è stato sposato con la moglie Patrizia Vernola fino alla fine. I due si sono conosciuti a Porto Recanati quando lui aveva 33 anni e lei poco più di 18. I due innamorati sono convolati a nozze nel 1977 e il loro amore è durato fino alla morte di lui. Hanno dato alla luce due figlie: Giuseppina Elena e Grazia Benedetta. La primogenita oggi ha 44 anni, l’altra ha un anno in meno della sorella. Tutt’e tre le donne sono rimaste molto addolorate dalla perdita e fanno di tutto per ricordare e onorarne la memoria. Hanno raccontato, con grande dolore, di aver dovuto mentire l’ultimo periodo perché lui era preoccupato di lasciarle e anche se erano consapevoli delle gravi condizioni in cui vessava, gli hanno sempre detto “Non preoccuparti, si risolverà tutto, guarirai e rimarremo insieme”. Ad oggi, le figlie hanno dichiarato più volte di voler girare un film sulla vita del loro padre, aspettiamo che questo progetto in cantiere veda la luce.