Il visore notturno è uno strumento moderno che viene ormai utilizzato in moltissimi ambiti professionali. La sua diffusione è stata tale che negli ultimi anni anche i cittadini comuni possono acquistarne uno, se ritengono di averne bisogno.

Esattamente che cos’è questo cannocchiale con funzioni specifiche e quando si usa?

Quando nasce il visore notturno

Il primo settore professionistico in cui è apparso il visore notturno è stato quello militare. Veniva utilizzato, forse, già prima e durante la Seconda Guerra Mondiale. La funzione che offriva era quella di poter controllare in presenza di luce minima eventuali arrivi nemici o viceversa poteva consentire imboscate notturne ai soldati d’attacco.

Cos’è e come funziona

Di base il visore notturno è un dispositivo che è capace di sfruttare le fonti luminose scarse (comprese quelle a infrarossi) o la luce ambientale per garantire a chi lo utilizza una visione delle immagini più nitida, sebbene le condizioni non lo consentirebbero.

In commercio esistono due tipi di visori notturni: quello a infrarossi e quello a intensificazione luminosa.

Nel primo la luce infrarossa viene letta da un sensore che riproduce un’immagine su sfondo verde.

Nel secondo, invece, potenzia l’intensità della luce lunare o di quella ambientale attraverso un sensore detto fotocatodo che consente di proiettare su uno schermo di particelle fosforose le immagini presenti.

Visori notturni: chi li utilizza

I visori notturni professionali sono quelli più vicini a quelli in dotazione presso i militari nell’aeronautica e sono fondamentali per dare una percezione maggiore della tridimensionalità.

Fra i modelli disponibili rientrano gli occhiali a infrarossi, i binocoli e i monocoli a visione notturna.

Rispetto al passato ormai siamo arrivati alla quarta generazione di visori notturni e i miglioramenti della risoluzione, della profondità visiva e della nitidezza vanno sempre sviluppandosi.

In generale questi dispositivi sono richiesti da professionisti anche non dell’esercito. Pensiamo, per esempio, ai documentaristi, agli speleologi, ai cacciatori e anche ai pescatori professionisti.

L’obiettivo di queste persone è quello di muoversi in ambienti di penombra e di poter osservare in condizioni di luce pessime obiettivi specifici.

Come sfruttare un visore notturno professionale

Il visore notturno va acquistato in base alle esigenze. Se c’è la necessità di muoversi rapidamente o di avere un’ottima visione in dinamismo è meglio acquistare degli occhiali, che, fra l’altro, possono anche essere montati sulla testa. In questo caso mancherà un po’ di capacità di ingrandimento, ma la resa sarà comunque buona.

Mentre se l’uso che se ne fa è per osservare e basta, allora va bene anche il classico binocolo che può ingrandire l’obiettivo scelto.

Il monocolo al pari dell’occhiale non può ingrandire, ma è altrettanto leggero e portatile.

In generale possiamo dire che un visore notturno garantisce la possibilità di muoversi in situazioni di buio completo senza rischiare danni accidentali a se stessi. Consente di studiare gli uccelli che volano di notte o quelle specie animali che gradiscono muoversi nella penombra.

Il visore notturno è un valido strumento se si è appassionati di astronomia e di speleologia.

Infine può rilevarsi utilissimo in caso di allarme notturno nell’appartamento o per camminare con estrema tranquillità nei boschi.

Non si tratta di un oggettino semplice e dal costo esiguo, per cui prima di comprarne uno va sempre fatta un’attenta valutazione dello scopo per il quale si decide di comprarlo e bisogna accertarsi sempre che i materiali di cui sia composto siano resistenti a infiltrazioni d’umidità o di sporcizia d’ogni tipo.