Con la riduzione oraria forse possiamo salvare l’occupazione

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Di Redazione Metropolitan

Scontro tra confindustria e governo sulla riduzione oraria a parità di salario. Il tema è stato al centro del dibattito della videoconferenza tra governo e imprese.

Il “no” di Confindustria e Ance alla riduzione oraria

Nella videoconferenza il governo e le aziende hanno discusso animatamente su una proposta che prevede la riduzione oraria senza intaccare lo stipendio dei lavoratori.

Confindustria e Ance hanno ribadito un secco “no” dopo aver sentito l’intenzione dell’esecutivo di ridurre il monte ore di molti lavoratori in questa fase di convivenza con il virus.

Il governo precisa che si tratta di un intervento previsto per un’altra fase e non per maggio, ma gli industriali non solo si sono dimostrati contrari, ma hanno chiesto il prolungamento della sospensione dei pagamenti fiscali di altri 6 mesi.

Un’altra richiesta riguarda il prolungamento dei termini della restituzione dei prestiti alle imprese che oggi è di 6 anni.

Riduzione dell’orario: i sindacati sono d’accordo

Il governo, in realtà, aveva presentato il 5 maggio ai sindacati Cgil, Cisl e Uil la proposta della riduzione dell’orario da lavoro. L’altra proposta del governo riguardava l’indennizzo per i lavoratori stagionali e autonomi e il blocco dei licenziamenti esteso da 3 a 5 mesi.

Alla riunione erano presenti in collegamento i Ministri Nunzia Catalfo, Stefano Patuanelli, Roberto Gualtieri e il Sottosegretario Riccardo Fraccaro.

Nunzia Catalfo, Ministro del lavoro, ha parlato anche di congedi parentali e bonus baby sitter il cui utilizzo è anche legato ai centri per l’infanzia e i centri estivi.

Un’altra misura che stanno studiando è il Reddito di emergenza, che sarà una misura a tempo per chi è in estrema difficoltà.

“Stiamo già lavorando parallelamente a un provvedimento che sarà completamente dedicato alla sburocratizzazione, con norme di semplificazione per accelerare gli investimenti per il rilancio di questo Paese”. Ha spiegato Giuseppe Conte.

Il Presidente Conte ha riferito che è al lavoro sulle procedure per favorire le ristrutturazioni degli edifici scolastici e nuovi protocolli per i centri estivi.