Concorso indetto dalla Banca d’Italia: sono state quasi 85mila le richieste di ammissione per assegnare 30 posti da vice-assistente.
La ricerca a cui è volta il concorso riguarda personale di profilo amministrativo con “mansioni esecutive” come “classificazione, archiviazione e protocollo di documenti” (non è escluso lo sportello).
Il boom di richieste ha sbalordito anche Palazzo Koch. E si è visto costretto a fare una prima scrematura per titoli. Ma erano pronti a questa evenienza. Nel bando datato 20 aprile era stato precisato che, nel caso in cui fossero arrivate più di 3mila richieste, sarebbero stati adottati dei passi ulteriori per ridurre il numero degli aspiranti.
Un concorso (immagine di repertorio. Fonte: www.secoloditalia.it)Alla fine gli ammessi allo scritto sono poco più di 8mila. Esame iniziale dopo il quale resteranno in 300.
Gli 8mila fortunati sono quelli in possesso di un punteggio pari a 11,40, che è lo score più alto effettuato dai candidati. Questo vuol dire che, anche se i requisiti minimi obbligatori richiesti per fare domanda era quello di essere in possesso di un diploma, è riuscito ad accedere al concorso vero e proprio solo chi può vantare una laurea magistrale, una laurea a ciclo unico del vecchio ordinamento o una maturità ottenuta con il massimo dei voti.
Per entrare nella graduatoria bisognerà poi passare una seconda prova: un colloquio.
Le prove del concorso dovrebbero iniziare a fine anno. L’inserimento dovrebbe avvenire a metà 2018. Probabilmente, le posizioni saranno raddoppiate (da 30 a 60), anche perché la graduatoria dura quattro anni.
La fotografia del mercato del lavoro nel nostro paese (Fonte: ansa centimetri)Il 27 luglio usciranno le liste di quanti hanno superato il concorso per titoli.
Agli 8mila preselezionati non resta che studiare, intanto, per il primo test. Cento domande a risposta multipla tra diritto, economia, matematica, statistica e inglese.
Patrizia Cicconi