In questi ultimi giorni, in Senato, si sta discutendo circa le condizioni di salute dei detenuti nel nostro paese analizzando dettagliatamente le proposte del Guardasigilli Alfonso Bonafede.
La nota ufficiale del Consiglio d’Europa
Nelle ultime ore anche il Consiglio d’Europa si è espresso, con una nota ufficiale, invitando gli Stati europei ad agire in maniera tempestiva al fine di salvaguardare la salute ed i diritti dei detenuti in vista della crescente emergenza sanitaria.
“Diminuire il numero dei detenuti in questo momento è fondamentale per garantire un aumento della sicurezza sanitaria”
È quanto affermato dalla commissaria per i diritti umani, Dunja Mijatovic, la quale ha così puntato il focus sulle carceri rilevando come i detenuti siano “persone vulnerabili e ad alto rischio” a causa dell’impossibilità di poter mantenere le giuste distanze di sicurezza in spazi ridotti. Particolari attenzioni vengono poi rivolte anche ai detenuti anziani che godono di non buone condizioni di salute e a coloro che non abbiano commesso gravi reati.
“Ridurre la popolazione carceraria in tutta Europa è indispensabile per garantire effettiva messa in atto delle regolamentazioni sanitarie, per ridurre le crescenti pressioni sul personale penitenziario e sul sistema carcerario nel suo insieme”
In uguale misura, sempre nella nota, si sottolinea come debbano essere parimenti garantiti i diritti di tutti coloro che resteranno in carcere, garantendo particolare riguardo alle donne in gravidanza ed ai bambini. Necessario secondo il Consiglio d’Europa, infine, continuare a garantire ai detenuti diritti fondamentali quali quelli all’informazione e all’assistenza legale.
“Chiedo a tutti i Paesi di utilizzare tutte le misure alternative alla detenzione in tutti i casi possibili e senza discriminazioni”
Necessario dunque promuovere, secondo quanto affermato da Mijatovic, misure alternative alla detenzione al fine di limitare la possibilità di diffusione del virus negli istituti penitenziri.
Particolare attenzione si rivolge, poi, alle restrizioni già in corso circa il contatto dei detenuti con i propri familiari sottolineando come sia fondamentale mitigare tali decisioni seppure necessarie. Necessaria dunque la previsione di misure alternative tra cui la concessione di poter accedere con più frequenza alle conversazioni telefoniche ed alle video comunicazioni. Fondamentale è che tali restrizioni, debbano necessariamente essere proporzionate, limitate nel tempo e trasparenti.
Non ci resta che attendere nelle prossime ore le relative decisioni in merito da parte del Governo Italiano.