Inter, la rottura con Conte ora sembra inevitabile

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Di Redazione Metropolitan

Le dichiarazioni di Antonio Conte dopo la sconfitta di ieri in finale di Europa League sono apparse abbastanza chiare in ottica futuro: lo strappo sembra inevitabile. L’attuale tecnico nerazzurro in conferenza stampa ha lasciato poco spazio alle interpretazioni e ha ribadito ancora una volta che senza un radicale cambiamento, il suo addio all’Inter è quasi certo. Non è ancora chiaro, però, cosa abbia portato di preciso l’ex ct alla separazione; probabilmente il poco peso mediatico della società nella gestione di alcuni momenti o grandi differenze di veduta sul futuro. Intanto l’ombra di Allegri già aleggia ad Appiano Gentile.

Le dichiarazioni di Conte

Ieri dopo la cocente sconfitta per 3-2 contro il Siviglia, la conferenza stampa di Conte è stata perlopiù incentrata sul suo futuro. A tratti telegrafico sulla partita, il mister è stato molto chiaro su ciò che verrà, mostrando il suo addio come qualcosa di assai concreto. I riferimenti alla famiglia, le difficoltà mediatiche nel corso della stagione e un futuro da scrivere, anche senza il suo apporto. Ecco come ha parlato ai microfoni di Sky Sport:

“Ne è valsa la pena. Devo capire se la priorità diventa il calcio o la famiglia (…). Non faccio marcia indietro, sia chiaro. Qualcosa è successo, vedremo se ci sarà la volontà di tutti di migliorare e cambiare certe situazioni. Farò delle valutazioni con il presidente e i dirigenti.”

Il possibile addio

Quella di Conte sembra quindi essere una presa di posizione netta, che non vede alcun tipo di compromesso possibile all’orizzonte. Probabilmente il tecnico non ha gradito i molteplici attacchi mediatici nei suoi confronti (proiettili compresi) e soprattutto l’assenza della società in tante di queste situazioni. Parlare di differenze di vedute per ciò che concerne il progetto tecnico (ristoranti da dieci o cento euro), come accadde a Torino, sembra essere fuorviante in questo momento. Le parole del mister sono state chiare e vanno oltre qualsiasi discorso di mercato.

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(Photo by Lars Baron/Getty Images)

Martedì è previsto un incontro tra Conte e Zhang per “pianificare” e per decidere le sorti di un’Inter che, al netto di numerose polemiche che l’hanno riguardata, ha concluso la sua prima stagione nelle mani del tecnico salentino discretamente bene. Si poteva fare di più: molte gare decisive (compresa la finale di ieri) sono state affrontate con poca maturità dai nerazzurri. Proprio per questo la società non ha intenzione, secondo ciò che riporta Sportmediaset, di esonerare l’ex Chelsea; restano però da chiarire alcuni aspetti, sia da una parte che dall’altra, che il prossimo anno non potranno ripetersi.

Nel caso in cui le richieste del mister, di qualsiasi natura esse siano, vengano ritenute eccessive e irrealizzabili da Zhang, lo strappo sarà cosa certa. Saranno però solo le dimissioni di Conte a segnare la definitiva frattura: dopo le parole di ieri questa ipotesi si profila comunque come assai probabile. Il mister non è nuovo a questi sfoghi e a queste improvvise separazioni: a Bari, Bergamo, Siena, Torino e Londra ricordano bene diverse provocazioni e sfuriate davanti ai microfoni. Oggi, la differenza, sta però nel fatto che i problemi denunciati dal tecnico siano di natura tutt’altro che progettuale.

L’ombra di Allegri

Come accadde nell’estate 2015 a Torino, in caso di addio di Conte è pronto a subentrare Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano, reduce da un anno di stop e da precedenti cinque stagioni vincenti in casa Juventus, sarebbe disposto a sposare la causa nerazzurra. La dirigenza dell’Inter ha individuato nell’ex allenatore bianconero il profilo adatto a proseguire il progetto cominciato con Conte. In caso di addio dell’attuale tecnico nerazzurro, però, a lasciare Milano potrebbe essere anche Lele Oriali (a riportarlo è calciomercato.com).

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