Le misure del nuovo dpcm: strette su bar e ristoranti, stop alle scuole calcio

Foto Facebook

Stasera uscirà il nuovo dpcm che prevede una stretta su tutte le attività non essenziali. Previsti limiti agli orari di bar e ristoranti. Stop a scuole calcio e basket, in bilico palestre e piscine. Ingressi scaglionati a scuola

Cosa prevede il nuovo dpcm

Sul tavolo del vertice Stato-Regioni di questa mattina ci sarà il nuovo decreto che il presidente Giuseppe Conte illustrerà agli italiani in serata. Ci sono ancora varie decisioni da confermare come la definizione degli orari e didattica a distanza per le scuole superiori, ma anche il nodo dei trasporti pubblici. In bilico anche le attività delle associazioni sportive dilettantistiche. Il Comitato Tecnico Scientifico stabilità dunque nuove misure in base alle attività essenziali e non.

Locali pubblici

Continuerà ad esserci la chiusura anticipata di bar e ristoranti. Si sta trattando sugli orari di chiusura che potrebbero andare dalle 22 alle 24. Resterà in vigore il divieto di mangiare e bere in piedi fuori dai locali. Permessa la consegna a domicilio e anche l’asporto. Possibilità di imporre un limite di posti a sedere nei locali e di limitare a sei le persone presenti ad un tavolo.

Scuola

Il Governo vuole evitare la chiusura dei plessi come avvenuto in Campania. Alcuni presidenti di Regione vorrebbero la didattica a distanza. Probabile un cambiamento degli orari e gli ingressi scaglionati. Didattica a distanza solo per gli universitari – ad eccezione delle matricole – e per gli studenti che frequentano gli ultimi due o tre anni delle superiori.

Sospensione per le scuole calcio secondo il nuovo dpcm

Si sta pensando allo stop per le associazioni sportive che partecipano ai campionati giovanili. Ancora in bilico palestre e piscine sulle quali è atteso il parere del Cts. Le strutture potrebbero restare aperte se saranno ritenute valide le linee guida adottate finora.

Lo smart working e i mezzi pubblici

Ipotesi introduzione dello smart working per il 70%. Questo permetterebbe di ridurre l’affluenza sui mezzi pubblici. Ad oggi le ore di punta sono troppo affollate e ciò comporta un probabile rischio dei contagi. Esclusa una riduzione della capienza massima sui mezzi.

Andrea Caucci Molara

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