Conte spiega il nuovo dpcm: “Servono sacrifici, la salute va tutelata”

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Il premier Conte ha spiegato il nuovo dpcm in conferenza stampa chiedendo la collaborazione di tutti e assicurando la tutela della salute pubblica. E aggiunge: “Non manderemo la Polizia a casa dei cittadini

Conte interviene sul dpcm

“Le misure del nuovo decreto serviranno per affrontare al meglio questa nuova fase della pandemia. La curva sta risalendo. Il nostro Paese è in condizioni migliori rispetto agli altri, ma non possiamo permetterci distrazioni. Il livello di attenzione non deve essere abbassato”, spiega il presidente Giuseppe Conte in conferenza stampa. Le nuove regole impongono sacrifici. “Siamo convinti che queste nuove regole ci permetteranno di affrontare la nuova fase. L’obiettivo è di evitare un nuovo lockdown totale. L’economia si sta riprendendo e per tutelarla dobbiamo rispettare le regole”.

Il premier è intervenuto su altri temi delicati come i comportamenti da tenere nelle abitazioni private o all’interno dei locali. “La curva si è innalzata per dinamiche in ambito familiare e amicale. Dobbiamo indossare la mascherina se ci si avvicina alle persone fragili, ma anche se si ricevono gli ospiti. Invitiamo i cittadini a limitare il numero di invitati in casa. Non più di sei. Svolgere feste e party in casa sarebbe pericoloso. Ovviamente non manderemo la Polizia a controllare, la sfera privata deve restare tale”.

Per quanto riguarda i locali “Chiuderanno alle 24. Dalle 21 si potrà consumare solo ai tavoli e non più fuori per evitare assembramenti. Discoteche e sale da ballo non le abbiamo riaperte, dunque resteranno chiuse. Non saranno consentite feste nei locali pubblici a meno che non siano collegate a cerimonie come matrimoni o battesimi con un limite di trenta partecipanti”. Sul discorso attività sportive: “Non saranno concesse partite di calcetto o basket tra amici. Vietato anche lo sport da contatto amatoriale. Proseguiranno invece le loro attività le società professionistiche e dilettantistiche che rispettano le linee guida”.

Andrea Caucci Molara

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