Nel report pubblicato dalla commissione Europea vengono evidenziate diverse criticità sui provvedimenti messi in atto dal governo. Pacata ma decisa la risposta del premier Conte, che assicura come l’impatto della manovra economica sia fortemente sottovalutato.
Il Country Report pubblicato dalla Commissione Europea riporta delle previsioni che delineano uno scenario macro economico poco edificante per il nostro paese, che hanno inevitabilmente costretto il presidente del consiglio Conte a una replica.
Secondo lo studio infatti, l’Italia possiede ancora degli squilibri economici “eccessivi”, che rischiano di compromettere ulteriormente una ripresa economica che già da qualche mese sembra essere giunta al termine.
La maggiore preoccupazione della Commissione Europea riguarda il debito italiano e la sua sostenibilità.
Nel report si legge infatti che:
“il debito alto e la protratta scarsa produttività implicano rischi con rilevanza transnazionale, in un contesto di alto livello di npl e di disoccupazione. Il debito non scenderà nei prossimi anni, visto che la debole prospettiva macro e gli attuali piani di bilancio del Governo, anche se meno espansivi di prima, implicano un deterioramento dell’avanzo primario”
Le critiche alla riforma delle pensioni e al reddito di cittadinanza
Nonostante riconosca al governo gialloverde alcuni progressi fatti in materia di politiche attive del lavoro, la commissione giudica però negativamente la riforma delle pensioni attuata dall’esecutivo. L’accusa è sostanzialmente quella di aver “rovesciato” le importanti riforme fatte dai precedenti governi.
Pierre Moscovici, commissario europeo per gli affari economici e monetari insiste, come già fatto in passato, sulla necessità per l’Italia di migliorare i conti pubblici e rafforzare il sistema finanziario per non compromettere ulteriormente una ripresa economica sempre più debole.
Non mancano infine delle serie perplessità sul reddito di cittadinanza. Marianne Thyssen, commissaria al lavoro UE, dichiara che:
“bisogna guardare all’impatto sui conti, il costo sembra molto alto, 0,45% del Pil, che per l’Italia è molto, e bisogna quindi capire se è sostenibile.
La risposta di Conte
Non poteva mancare, di fronte a delle critiche così nette e marcate, la replica del premier Giuseppe Conte, che seppur con la solita dialettica pacata, accusa la Commissione Ue di sottovalutare in maniera pregiudiziale i provvedimenti economici messi in campo dal suo esecutivo.
‘”Le scelte di politica economica e sociale possono essere varie. Noi siamo convinti della nostra ricetta e che ci daranno ragione e siamo convinti di dover evitare l’errore di politiche recessive quando il ciclo economico non è favorevole.Il rapporto dell’Ue contiene stime di crescita che sottovalutano l’impatto delle misure economiche che abbiamo varato e avranno effetti nei mesi a venire”.