“I contributi” a fondo perduto per le Pmi danneggiate dal Coronavirus, previsti dal decreto Rilancio “verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate entro una decina di giorni direttamente sul conto corrente dei richiedenti che rientrano nei parametri fissati dal legislatore”.
Lo assicura il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini spiegando che “non ci sarà alcun click day perché le domande potranno essere presentate entro 60 giorni a partire dal 15 giugno”.
Al beneficio, precisa una circolare dell’Agenzia, possono accedere anche “aziende esercenti attività agricola o commerciale in forma di impresa cooperativa e, a determinate condizioni, le società tra professionisti”. Potranno fare domanda anche “i soggetti che applicano il regime forfetario previsto dalla legge 190/2014” e “chi esercita attività d’impresa o di lavoro autonomo (o sia titolare di reddito agrario) anche se lavoratore dipendente o pensionato, in relazione alle attività ammesse al contributo stesso”.
Tra i chiarimenti forniti con la circolare, l’Agenzia specifica che l’accesso al contribuito a fondo perduto «è aperto anche alle aziende esercenti attività agricola o commerciale in forma di impresa cooperativa e, a determinate condizioni, illustrate nel documento di prassi, alle società tra professionisti». E ancora, prosegue la circolare, tra i beneficiari del contributo possono rientrare «anche i soggetti che applicano il regime forfetario previsto dalla legge n. 190/2014». Viene inoltre chiarito che il contributo spetta anche a chi esercita attività d’impresa o di lavoro autonomo (o sia titolare di reddito agrario) anche se lavoratore dipendente o pensionato, in relazione alle attività ammesse al contributo stesso.