Il premier Giuseppe Conte, dopo un lungo confronto con le forze politiche di maggioranza, ha sottoscritto in queste ore un nuovo Dpcm. Obiettivo: regolare i comportamenti da rispettare nelle festività di Natale in tempi di pandemia da Covid. Si parla di esercito, posti di blocco e droni.
Il nuovo Dpcm
Il cosiddetto “coprifuoco” resterà in vigore qualunque sia il “colore” delle zone territoriali interessate. Il divieto di spostarsi su tutto il territorio italiano sarà dalle ore 22 alle ore 5 del mattino. Dal 21 dicembre fino al 6 di gennaio, non saranno consentiti spostamenti da una regione all’altra. Negli stessi giorni, sarà in vigore il divieto di raggiungere le seconde case. Il 25 e 26 dicembre ed il primo gennaio saranno vietati, inoltre, anche gli spostamenti tra comuni. Per la notte di Capodanno, invece, il divieto di libera circolazione prevedrà due ore di estensione, dalle ore 22 fino alle 7 del mattino.
Le norme predisposte per combattere il Covid
Le norme del nuovo dpcm dovrebbero essere in grado di tenere testa ad una ulteriore diffusione del virus. La risalita dei contagi fa registrare, ormai, un picco di mortalità giornaliera altissimo. Il Ministero dell’Interno ha deciso di predisporre un piano di vigilanza serrato. Viene utilizzata l’esperienza maturata durante le festività della Pasqua del 2019, nel periodo di lockdown totale. Il sistema, insomma, prevedrà le stesse limitazioni del passato; ad esempio, vi saranno postazioni di controllo sulle autostrade e in tutte le vie principali della città. Tutti i cittadini in autovettura saranno obbligati a fermarsi per i controlli di polizia. Le postazioni verranno collocate anche nei varchi aeroportuali e ferroviari, prestando attenzione ai treni provenienti soprattutto dall’estero. Verranno impiegati anche droni che monitoreranno le grandi città per vigilare soprattutto sulle piazze principali ed evitare eventuali assembramenti. Oltre alla polizia, saranno coinvolti anche carabinieri e guardia di finanza, cui si aggiungerà anche l’esercito per l’operazione denominata “strade sicure“.
I giorni di “codice rosso”
Il Ministero dell’Interno ha già inviato le direttive a tutti i prefetti per la “task force” prevista per l’operazione. Sono state individuate anche le fasi ritenute più sensibili nei giorni di festività. Il weekend del 20 dicembre, la vigilia di Natale, il giorno di San Silvestro ed il 31 dicembre sono le date ritenute “critiche”. In quei giorni i controlli saranno intensificati, con un massiccio impiego di uomini e mezzi. Stesso dispositivo per la notte di Capodanno. Verrà accentrata l’attenzione sulle località turistiche e sulle seconde case dei cittadini per evitare feste abusive, pericolose per il rischio-contagio.
Cosa succederà?
Al centro delle attenzioni governative rimane la drammatica curva dei morti per Covid che non accenna a diminuire. Circa mille morti in un solo giorno rappresentano un prezzo troppo alto da pagare all’emergenza Covid. Basterà tutto questo ad uscire dalla crisi? Staremo a vedere.
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Daniela De Gregorio