Nonostante negli ultimi giorni si sia intensificato il pressing del centro-destra per abolire il coprifuoco, il presidente del Consiglio Mario Draghi non cambia la strategia sulle “aperture prudenti, graduali e sicure. Difficile quindi immaginare in un prossimo futuro il liberi tutti che abbiamo visto in queste ore in Spagna, dove il coprifuoco è stato completamente abolito.

Nel resto dell’Europa in effetti si procede con molta prudenza: in Francia, ad esempio, il 19 maggio il coprifuoco verrà spostato dalle 19 alle 21 e in Germania è stato spostato in questi giorni dalle 21 alle 22

Se i numeri del monitoraggio di venerdì prossimo lo consentiranno, Mario Draghi è intenzionato a spostare il coprifuoco di un’ora, dalle 22 alle 23. Sicuramente questo slittamento favorirà in parte la ripresa economica, soprattutto per il settore della ristorazione, ed è un primo passo verso il ritorno ad una situazione di normalità che però sembra ancora ben lontana.

La riunione decisiva però non ci sarà prima di lunedì 17 maggio, sulla base dei dati del monitoraggio del precedente venerdì, per cui sicuramente lo slittamento del coprifuoco non ci sarà prima di martedì 18.

Centri commerciali nei weekend e matrimoni

Anche sul fronte delle riaperture si aspetta di valutare i dati del monitoraggio ma i numeri incoraggianti delle diminuzioni dei morti e contagiati e l’accelerata sulla somministrazione dei vaccini suggeriscono un cauto ottimismo. Molto probabilmente infatti in settimana il governo annuncerà la riapertura dei  centri commerciali nei weekend, come confermato dalla nota ufficiale del capo di Gabinetto di Palazzo Chigi, Antonio Funiciello, “il governo prenderà sicuramente in considerazione le istanze della categoria per un’auspicabile riapertura nel breve termine”.

Anche sul fronte dei matrimoni sembra che qualcosa si stia muovendo ed è probabile che al question time alla Camera di oggi, Draghi annuncerà la possibilità di organizzare questo tipo di eventi dopo aver fatto il vaccino, il tampone oppure essere guariti dal virus.

Intanto per oggi è prevista la convocazione straordinaria del Cts per valutare nuovi parametri con i quali le regioni passano da una zona all’altra. “Aspettiamo con serenità i dati del monitoraggio e se ci saranno le condizioni, come tutti ci auguriamo, potremo far ripartire altri settori” ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Valerio Altieri