Notizie che non sempre si rivelano vere. Una delle più grandi bufale circolate in queste ore ha a che fare con i nostri amici a quattro zampe. C’è chi sostiene che gli abbandoni siano in aumento, stamattina e’ arrivata la smentita della Fake News diventata virale in poco tempo.
La smentita sul presunto aumento degli abbandoni è arrivata da Carla Rocchi, presidente dell’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa).
Fake News sull’abbandono degli animali
I dati che sono circolati nell’ultimo mese – Partendo dal 20 febbraio (e finendo domenica 8 marzo) è stata fatta una cernita nei cento canili monitorati dall’associazione italiana Difesa Animali e Ambiente. ci comunicano che sono entrati quasi duemila cani in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con una media di oltre cento cani al giorno.
Il dato complessivo sull’abbandono in questi primi giorni è aumentato di circa 30 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si parla di dati da partono da 7.000 a circa 9.000, per le nuove entrate in canile di questi venti giorni.
La smentita della notizia falsa
Queste notizie sono state realmente smentite e sulla questione è anche intervenuto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli con un appello: “Non abbandonateli, non è dimostrata la possibilità di contagio”.
È persino nata una challenge che continua a rimbalzare social network: “Postate una foto del vostro amico peloso e scrivete #iononticontagio, non mi abbandonare”. Tutto questo ovviamente e’ nato dal social ed e’ diventato virale in poco tempo.
La Rocchi ha spiegato che la notizia “è assolutamente priva di qualunque fondamento”. Il problema semmai è un altro: “Abbiamo riscontrato un comprensibile rallentamento delle adozioni nelle ultime due settimane”, ha detto la Rocchi. Un’ovvia conseguenza della quarantena. Il decreto del governo non ha espressamente vietato le adozioni, tuttavia ha stabilito che le movimentazioni di animali debbano essere differite “salvo eccezioni inderogabili legate al benessere degli animali”.
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