Coronavirus, aria condizionata a rischio quest’estate

Un rischio molto concreto, quello dell’aria condizionata, che probabilmente potrebbe venire bandita negli uffici. Una notizia che nessun’impiegato vorrebbe leggere, l’estate 2020 rischia di diventare troppo calda. Oltre al distanziamento sociale, alle autocertificazioni e dispositivi di protezione, la fase 2 prenderebbe in oggetto anche l’aria condizionata.

L’Istituto Nazionale della Sanità dichiara che gli impianti di ventilazione hanno un rischio riguardo al contagio. L’aria condizionata, infatti, potrebbe spostare le goccioline emesse da una persona infetta. Inoltre, per utilizzarla, occorrerebbe disinfettare gli apparecchi più e più volte.

Lo studio che ci avverte di questo problema arriva direttamente dall’oriente. In Cina, gli esperti hanno condotto degli esperimenti. La rivista “Emerging Infections Disease” ha pubblicato una lettera che ha per oggetto proprio uno studio riguardo la propagazione del virus in ambienti ventilati.

L’aria condizionata , infatti, diffonderebbe maggiormente le secrezioni respiratorie contenenti RNA virale. Lo studio riporta un caso di contaminazione in un ristorante cinese di cinque piani sprovvisto di finestre. In questo ristorante, sarebbero state infettate ben 9 persone, durante lo stesso pranzo.

Vittorio Colao e la sua Task Force stanno, per questo,decidendo di prendere in considerazione il divieto precauzionale dell’apparecchiature, sperando in un estate indulgente. Una fase 2 che rischia di diventare bollente e di lasciare gli impiegati immersi nel caldo estivo.

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