Coronavirus, cosa ci aspetta nei prossimi 7 mesi: mascherine, anziani, smart working

coronavirus età media
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L’estate è finita, l’autunno è alle porte e i contagi da coronavirus sono in aumento. Per questo motivo il governo intende proporre al Parlamento la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Gli italiani stanno combattendo “con il coltello tra i denti” contro un nemico invisibile. Un’immagine che il ministro della Salute Roberto Speranza ha fornito per mettere in guardia gli italiani sul poderoso avanzamento del virus nelle ultime settimane.

Che cosa ci aspetta per il prossimi 7-8 mesi di convivenza con il coronavirus? Tra smart working, vaccino, mascherine e divieto di assembramento, sarà un Natale molto diverso dagli anni precedenti.

Coronavirus, cosa ci aspetta nei prossimi mesi?

Con la possibile proroga dello stato di emergenza causa coronavirus, che cosa ci aspetta nei prossimi 7-8 mesi? Gli scenari sono vari, ma riguardano anzitutto alcune regole fondamentali che diventeranno il pane quotidiano per tutti i cittadini italiani. La prima: lavare bene le mani e igienizzarsi frequentemente, avendo cura di non stringere la mano ad altre persone e di evitare di toccarsi il naso e la bocca. Importante anche mantenere la distanza sociale dagli altri, di almeno due metri. Terzo, indossare la mascherina avendo cura di coprire bene la bocca e il naso. Alcune Regioni a tal fine, hanno già introdotto l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione all’aperto durante tutto l’arco della giornata, onde evitare l’aumento dei contagi da Covid-19.

Un’altra categoria da tenere sotto controllo sono gli anziani, che — come ha ricordato il ministro Speranza — “sono la parte più forte del Paese, ma anche la più fragile e dobbiamo prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile”. Anche le riunioni e i pranzi di famiglia potrebbero cambiare: occorrerà evitare abbracci, strette di mano e carezze, anche ai funerali. Il divieto di assembrare oltre 200 persone, invece, rimane fisso per i cinema, i teatri, i concerti e i palazzetti dello sport. Al momento, infine, le discoteche rimarranno chiuse.

Ad essere incentivato nell’era Covid-19 è anche lo smart working, ovvero il lavoro agile, che per mesi ha svuotato le città italiane. I dipendenti pubblici e privati potranno sfruttare queste modalità fino all’anno prossimo. Con la ripresa della scuola e il ritorno in ufficio, comunque, le città metropolitane si sono ripopolate e i clacson hanno ripreso a suonare tra le vie dei centri urbani. La vita è tornata piano piano alla normalità.

Halloween e Natale: le prime feste nell’era Covid

Tra meno di un mese sarà Halloween, la festa dei vampiri e delle streghe. Sarà importante evitare i festini tra amici e gli assembramenti nelle case. Anche per la festa del Santo Natale, inoltre, sarà utile rinunciare al pranzo di famiglia o – alla peggio – riunirsi nel minor numero possibile di persone. Importante restare a distanza ed evitare i contatti diretti. Un Natale che avrà un calore diverso da quello degli altri anni: si tratta della prima festa natalizia nell’era Covid-19.

Per gli acquisti natalizi, nei negozi potrebbero crearsi lunghe code: per tale motivo è bene optare per l’acquisto dei regali online onde evitare il rischio di assembramenti. Attenzione, infine, ai trasporti e agli spostamenti soprattutto in arrivo delle prime nevi. I mezzi pubblici continueranno a viaggiare con l’80% dei posti occupati. “La rete sta tenendo bene — ha riferito il ministro Francesco Boccia —. Le terapie intensive sono sotto controllo”. E i trasporti? “Reggono, non ci si ammala sui treni a lunga percorrenza”.