Da lunedì l‘Alto Adige andrà nuovamente in lockdown per 3 settimane. La decisione è stata presa dalla giunta provinciale visto il mancato calo dei contagi da coronavirus. Il presidente Arno Kompatscher ha affatto appello alla responsabilità di tutti per uscire dalla crisi rispettando le restrizioni imposte come il divieto di spostamento dal proprio comune.
L’Alto Adige di nuovo in lockdown
“Non basta rispettare le misure e i protocolli di sicurezza ner abbattere in maniera duratura i contagi serve l’impegno di tutti nel seguire sempre e costantemente le regole di comportamento anche nella propria vita privata“. Con un appello alla responsabilità il presidente Arno Kompatscher ha commentato la drastica decisione della giunta provinciale dopo la riunione di ieri sera. L‘Alto Adige andrà nuovamente in lockdown per 3 settimane a partire da lunedì 8 febbraio. Questo comporterà un inasprimento delle misure già preposte per il contenimento della pandemia.
La giunta provinciale è giunta a questa decisione perchè il numero di contagi non accenna a calare e tra essi è già stato registrato il primo caso di mutazione del coronavirus. Tra le misure che andranno in vigore da lunedì in Alto Adige è previsto il divieto di spostamento dal proprio comune di residenza salvo che per motivi di lavoro, di salute e di necessità. Chiusi bar, ristoranti e strutture ricettive turistiche.
Scuole e attività produttive durante le restrizioni
Le attività produttive e artigianali in Alto Adige resteranno aperte durante il lockdown ma ad una determinata condizione. Si dovrà regolarmente sottoporre a tampone i propri lavoratori e lavoratrici. Le scuole resteranno invece chiuse con gli alunni che continueranno le lezioni in dad a partire da lunedì per le medie e le superiori. La chiusura invece scatterà per gli alunni delle elementari a partire dal 10 febbraio. Gli studenti di medie ed elementari dell’Alto Adige torneranno a scuola dopo la settimana di vacanze prevista per Carnevale.
Quelli delle superiori dovranno attendere ancora una settimana. Restano in presenza invece le scuole materne nonché sono aperti e garantiti tutti i servizi sanitari , strutture sociali e servizi alla prima infanzia. Restano valide tutte le misure riguardanti il distanziamento sociale, igiene e limitazioni dei contatti sia in luoghi pubblici che privati. Per alcuni luoghi considerati a rischio è stato infine disposto in Alto Adige l’obbligo di mascherina FFP2.
Stefano Delle Cave