Coronavirus, il dottor De Donno attacca il virologo Burioni

dde donno, fonte zazoom.it

In un intervista rilasciata a Business Insider Italia il dottor Giuseppe De Donno parla della nuova sperimentazione del plasma per fermare il coronavirus. Una sperimentazione che sta effettuando l’ospedale Carlo Poma di Mantova dove De Donno ricopre la carica di direttore della Pneumologia e dell’Unità di Terapia intensiva respiratoria. Una terapia a cui è contrario il famoso virologo Roberto Burioni che invece propone un siero artificiale per evitare costi ed eventuali malattie trasmesse dal plasma. Una scelta non condivisa da De Donno che ha ribadito la bontà della sua sperimentazione criticando duramente il famoso virologo.

La sperimentazione del dottor De Donno


In questi giorni prosegue in alcuni ospedali italiani la sperimentazione della cura del plasma iperimmune sui malati di coronavirus. Il plasma è ricavato dal sangue delle persone guarite dalla malattia e che hanno perciò generato degli anticorpi. Tra gli ospedali in cui è attiva la sperimentazione c’è il Carlo Poma di Montava in cui il dottor Giusepe De Donno ha iniziato a trattare i suoi pazienti con questa nuova cura. Si tratta al momento di un centinaio di persone tra cui non ci sono stati decessi ma solo miglioramenti e stabilizzazioni. “Non abbiamo registrato alcun effetto collaterale. Il plasma è sicuro. Non stiamo parlando di una pozione magica. I risultati dello studio stanno per essere pubblicati. A quel punto sarà la letteratura a parlare“, fa sapere il dottor De Donno che non riesce a capacitarsi tante critiche ricevute dalla sperimentazione di una cura che, spiega, “andrà avanti grazie alla reti ospedaliere”.

La cura del dottor De Donno

L’attacco a Burioni


Tra i critici della cura del plasma c’è il famoso virologo Roberto Burioni. Il virologo ha parlato del plasma come una terapia troppo costosa e rischiosa perché potrebbe trasmettere altre malattie. Burioni ha proposto perciò l’utilizzo di un siero artificiale. “Per ogni paziente si spendono 82 euro che sono il costo della sacca, del trattamento in laboratorio del plasma e del personale ospedaliero, più o meno quanto gli integratori per la palestra. Se sono tanti per salvare una vita non ho capito nulla della medicina”, ha spiegato De Donno rispondendo alla critiche. Anzi il primario di Pneumologia del Carlo Poma di Mantova ha anche attaccato duramente lo stesso Burioni che “si comporta come se avesse la verità in tasca”.

La terapia del plasma secondo Burioni

Burioni risponderà di quello che dice, ma attaccare la sicurezza del plasma è folle. Fossi il presidente dell’Avis mi vergognerei. È inaccettabile che sia intervenuto mettendo in dubbio la nostra sperimentazione quando avrebbe solo dovuto dire con chiarezza che il plasma è sicuro: se inoculiamo un dubbio del genere, le donazioni crollano. E il plasma iperimmune in questo momento è la migliore arma che possediamo”, ribadisce De Donno.